Enrico Testa, Eroi e figuranti. Il personaggio nel romanzo
Abstract
Inscrivendosi in un orizzonte critico disposto a riconoscere e restituire, dopo gli anatemi di marca strutturalista, piena dignità concettuale al personaggio, il libro ne indaga le sorti in una vasta area del romanzo novecentesco sempre muovendosi tra estetica ed etica, facendo insomma del proprio oggetto di studio, secondo un’ironica eppur seria – quasi “bovaristica” – autodenuncia di ingenuità inaugurale, l’incrocio privilegiato di realtà e finzione, se non addirittura il luogo dove tali piani ontologici trovano i maggiori ostacoli a distinguersi in maniera netta; nell’homo fictus «ne va» del lettore: non strettamente reale, il personaggio non si colloca tuttavia nell’inesistenza quanto, con il Pavel di Fictional Worlds, nell’ossimoro dell’«esistere senza esistere» da cui, fuori dalla realtà, alla realtà si rivolge, riuscendo a parlare, a noi lettori, della «nostra abitabilità del mondo».Downloads
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