Counselling as a Procedural Safeguard for Brain-Machine Interfaces
Abstract
Il rapido sviluppo delle Interfacce mente-macchina (BMI) offre opportunità mai viste di accrescere le nostre capacità sia fisiche sia cognitive. Il loro potenziale trasformativo pone al contempo importanti sfide etiche per quanto attiene all’autonomia, all’identità e all’agentività individuali. In questo articolo sostengo l'adozione di un modello rafforzato di consenso informato, che s’impernierebbe sull’obbligo del counselling per accedere alle BMI. Tale condizione sarebbe da un lato rispettosa delle libertà del singolo, dall’altro lato attenta ai rischi insiti nelle BMI per i valori umani fondamentali. Attingendo dall’approccio libertario di Robert Nozick, evidenzio come il counselling sia compatibile con le basi morali del diritto, garantendo a ciascuno la possibilità di realizzarsi costruttivamente, senza rinunciare ai propri diritti e alla propria autonomia. In sostanza, affermo che l'introduzione del counselling come procedura rafforzata per l’accesso alla tecnologia BMI è preferibile al ricorso a divieti mirati o a misure paternalistiche. Un consenso informato rafforzato consente alle persone di prendere decisioni profondamente consapevoli, preservando al contempo la loro capacità di condurre una vita significativa.
Copyright (c) 2024 Jorge D.M. Mateus
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