Elisabetta Carta, Cicatrici della memoria. Identità e corpo nella letteratura della Grande Guerra: Carlo Emilio Gadda e Blaise Cendrars
Abstract
Sono almeno dieci anni che scrittori e critici riflettono sulle residue possibilità di esperienza concesse alla narrazione nel mondo contemporaneo. La letteratura dell’inesperienza, com’è noto, era il titolo di un fortunato pamphlet (2006) di Antonio Scurati, che ha lasciato traccia anche in saggi più recenti come Senza trauma di Daniele Giglioli. Non a caso, Scurati ha studiato le rappresentazioni letterarie della guerra, scrivendo a sua volta fiction su quel tema: la guerra è infatti l’esperienza, in senso antropologico prima ancora che letterario, di cui le narrazioni di ogni tempo hanno dato e continuano a dare conto.Downloads
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