Le mani dicenti di Gaspara Stampa. L’incisione di Felicita Sartori nell’antiporta della II edizione delle «Rime»

  • Francesca Mellone
Parole chiave: Gaspara Stampa, iconografia, mani, postura, autorialità, melanconia

Abstract

Il titolo si ispira all’espressione «mani che parlano» di Max Jacob Friedlander, con riferimento alla valenza comunicativa assunta dalla mano nel corso dell’intera vicenda artistica, non tanto come organo operante, bensì come rappresentazione. Il percorso prende in esame la postura delle mani di Gaspara Stampa, così come si mostrano nell’Incisione eseguita nel 1738 da Felicita Sartori, in occasione della riedizione delle Rime, voluta da Rambaldo di Collalto e a cura di Luisa Bergalli. L’itinerario proposto tende a soffermarsi sulla serie di imprestiti che il disegno rivela, nel suo serrato dialogo con una lunga tradizione iconografica, soprattutto cinquecentesca, e allo stesso tempo con alcune figurazioni tramandate dalla civiltà classica.

Pubblicato
2023-12-31
Fascicolo
Sezione
Focus: «Queste rive ch'amai sì caldamente». Venezia per Gaspara Stampa