Un ponte con la Tunisia per la condivisione delle conoscenze nell’ambito del restauro dei beni culturali
Abstract
L’Università di Urbino, con la Scuola di Conservazione e Restauro dei Beni Culturali varca i confini italiani ed approda in Tunisia. Lo scopo è quello di creare un nuovo percorso di studi in Conservazione e Restauro dei Beni culturali, della durata di tre anni, nei paesi euro-mediterranei rilanciando, in tal maniera, l’area geografica del Nord-Africa. Oltre all’Università di Urbino – che svolge il ruolo di capofila – nel progetto sono coinvolti undici Enti, due italiani, l’UNIMED, Unione delle Università del Mediterraneo di Roma, e l’IUAV, MeLa Laboratorio Multimediale di Venezia, uno spagnolo, l’Università de Barcelona, uno francese, l’ENSAM-ARTS, Ecole Nationale Supérieure d’Arts et Métiers Paris Tech, sei Università tunisine, l’ISMTP, Université de Tunis, l’UMA, Université de la Manouba, l’UC, Université de Sousse, l’UNIVGB, Université de Gabés, l’USS, Université de Sfax, l’UZ, Université Zitouna, ed, infine, il Ministere de l’Enseignement Supérieur de Tunis. Si sottolinea che questa iniziativa è la prima che introduce nel sistema formativo delle Università di un paese del Mediterraneo – la Tunisia- delle scuole di conservazione e restauro dei beni culturali che hanno la stessa impostazione di quelle europee.
Riferimenti bibliografici
European Network for Conservation-Restoration Education http://www.encore-edu.org/documentsconcerningENCoRE.html
Copyright (c) 2017 Laura Baratin
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