Cartagine. Studi e Ricerche https://ojs.unica.it/index.php/caster <p>Cartagine. Studi e Ricerche (CaSteR) è la rivista internazionale, accademica, peer-reviewed e Open Access, della Società Scientifica Scuola Archeologica Italiana di Cartagine (SAIC).<br>CaSteR è classificata come rivista scientifica internazionale dall’European Reference Index for the Humanities and Social Sciences (ERIH Plus), è indicizzata in MIAR ed è presente nel database Emerging Souces Citation Index (ESCI) della Clarivate Analytics (WoS) e nei database della EBSCO.<br>Classificazione ANVUR: rivista scientifica per le aree 8, 10, 11 e rivista di Classe A per i settori concorsuali 10/A1 (archeologia) e 10/D1 (storia antica).</p> UNICApress - Università degli Studi di Cagliari it-IT Cartagine. Studi e Ricerche 2532-1110 <p>Gli autori che pubblicano su questa rivista accettano le seguenti condizioni:<br><br>Gli autori mantengono i diritti sulla loro opera e cedono alla rivista il diritto di prima pubblicazione dell'opera, contemporaneamente licenziata sotto una <a href="http://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0/" target="_blank" rel="noopener">Licenza Creative Commons - Attribuzione - Non opere derivate 4.0 Internazionale</a> che permette ad altri di condividere l'opera indicando la paternità intellettuale e la prima pubblicazione su questa rivista.</p> <p>Gli autori possono aderire ad altri accordi di licenza non esclusiva per la distribuzione della versione dell'opera pubblicata (es. depositarla in un archivio istituzionale o pubblicarla in una monografia), a patto di indicare che la prima pubblicazione è avvenuta su questa rivista.</p> <p>Gli autori possono diffondere la loro opera online (es. in repository istituzionali o nel loro sito web) prima e durante il processo di submission, poiché può portare a scambi produttivi e aumentare le citazioni dell'opera pubblicata (Vedi <a href="http://opcit.eprints.org/oacitation-biblio.html" target="_new">The Effect of Open Access</a>).</p> <p>&nbsp;</p> La collecte de fonds dans la vie municipale en Afrique romaine https://ojs.unica.it/index.php/caster/article/view/5533 <p>Une collection épigraphique, qui compte 64 inscriptions, et qui provient de plusieurs villes d’Afrique romaine, comprend les expressions aere conlato, ex aere collato, collatio ou le terme synonyme pecunia collata informe d’une pratique de gestion des fonds municipaux et d’opérations antérieures par le biais de souscriptions publiques.<br>D’origine purement romaine et absolument inconnue des Puniques, cette pratique, totalement absente au Ier siècle apr. J.-C., est restée sans hiatus de 102-117 jusqu’au Ve siècle de l’ère chrétienne, elle a atteint son apogée à l’époque antonino-sévérienne. <br>La pratique des souscriptions publiques ne se limite pas à l’érection de statues aux figures illustres des villes, mais plutôt à la construction et à la restauration de monuments publics.</p> Mohamed Abid ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0 2024-04-17 2024-04-17 9 10.13125/caster/5533 Alcune osservazioni sull’iscrizione delle terme di Gebamondo (CIL VIII, 25362) https://ojs.unica.it/index.php/caster/article/view/5973 <p>I due frammenti di architrave rivenuti a Tunisi nel 1894 e nel 1907 riportanti un’iscrizione in versi che loda le Terme di Gebamondo sono stati da sempre considerati parte di un singolo monumento. Tuttavia, il confronto paleografico tra i due mostra che sono stati realizzati da mani diverse. Sostengo che i frammenti appartengano a due copie della stessa iscrizione. Poi, ipotizzando che le due copie avessero una impaginazione simile, ho verificato se le varie integrazioni proposte per la parte centrale mancante siano compatibili con lo spazio della lacuna.</p> Michele Butini ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0 2024-04-20 2024-04-20 9 10.13125/caster/5973 Redes aristocráticas en el Mediterráneo occidental helenístico. Roma y Cartago como modelo https://ojs.unica.it/index.php/caster/article/view/6030 <p>El presente trabajo explora las complejas redes comerciales que operaban en el Mediterráneo helenístico-romano y que se articulaban específicamente a través de las élites económicas. Uno de estos tejidos conectaba a la aristocracia romana con su contraparte cartaginesa. Tal fenómeno puede observarse tanto en el desarrollo histórico de las relaciones entre ambos estados como en la aparición de vínculos individuales entre componentes de estos grupos sociales. El estudio postula que estas relaciones pudieron generarse a partir de los contactos diplomáticos forjados a raíz de los foedera entre Roma y Cartago, el primero de ellos sellado en 509 a.C. La hospitalidad pública inherente a este contexto habría sentado las bases de los pactos de hospitia privata entre determinadas familias, que permanecían vigentes en época de las guerras púnicas.</p> Gabriel Rossellò ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0 2024-05-04 2024-05-04 9 10.13125/caster/6030 North African pottery in Palermo: preliminary findings from the Montevergini excavations https://ojs.unica.it/index.php/caster/article/view/5998 <p>Palermo durante la tarda antichità e il primo periodo bizantino è in gran parte sconosciuta. Molte ragioni contribuiscono a generare questa lacuna, tra cui l’assenza di indagini sistematiche e un critico ritardo nella pubblicazione dei vecchi scavi. Nonostante questi problemi, la nostra conoscenza della città nel periodo citato è leggermente migliorata negli ultimi anni grazie a scoperte fortuite. Tra queste, gli scavi condotti all’interno dell’ex monastero di Montevergini, dove gli archeologi hanno trovato una complessa sequenza di livelli archeologici dal III secolo a.C. ai giorni nostri. Il presente lavoro si concentra su un singolo strato che ha restituito un ricco insieme di oggetti ceramici di epoca tarda importati dal Nord-Africa, associati ad altri di presunta produzione locale. Questi ritrovamenti migliorano la nostra conoscenza dell’economia locale e della vita quotidiana in una delle principali città portuali della Sicilia occidentale.</p> Fabrizio Ducati Rosa Maria Cucco ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0 2024-05-17 2024-05-17 9 10.13125/caster/5998 Le Village dit « Sidi Abdelkader » dans la vallée de L’oued Sarrat (Nord-Ouest de la Tunisie). Résultats Préliminaires d’une Enquête de Terrain https://ojs.unica.it/index.php/caster/article/view/6172 <p>Les prospections effectuées dans la vallée de l’oued Sarrat dans le Nord-Ouest de la Tunisie, permettent d’enrichir davantage nos connaissances sur le peuplement dans cette région. Longtemps connue par l’importance de la présence romaine, cette vallée est caractérisée aussi par la concentration des monuments funéraires protohistoriques. La découverte d’une importante Rammadiya remontant au capsien et le lancement d’un projet archéologique multidisciplinaire visant le sauvetage du site à la suite de la montée des eaux du barrage de l’oued Sarrat, nous a permis d’y contribuer par le présent travail. Cette recherche n’est qu’une première approche sur un mode d’occupation du sol à savoir un village berbère. Ce village s’ajoute à toutes les traces archéologiques des autres périodes historiques pour nous donner une vision du peuplement continue dans cette vallée sur la longue histoire : Rammadiya, Tumulus, site archéologique remontant à l’époque romaine (Mahjouba l’antique Tituli), village « berbère », nécropoles collectives remontant à différentes périodes, aménagements agricoles et finalement un barrage récent.</p> Nouri Boukchim Meriem Marzouki ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0 2024-06-23 2024-06-23 9 10.13125/caster/6172 La rappresentazione delle Augustae nel Nord Africa tra l’epoca severiana e il principato di Decio https://ojs.unica.it/index.php/caster/article/view/6280 <p>Il contributo si propone uno studio dell’evoluzione nella rappresentazione delle Augustae a livello epigrafico nelle province occidentali del Nord Africa tra l’epoca severiana e il principato di Traiano Decio. I documenti sono analizzati secondo gli usuali criteri del tipo di testi e di supporti, della natura dei committenti e della distribuzione geografica. Particolare attenzione è poi rivolta all’analisi dei titoli con cui questi personaggi vennero omaggiati, allo scopo di cogliere il grado di ricettività locale della propaganda imperiale e le reciproche influenze tra fonti non ufficiali e ufficiali.</p> Manuela Mongardi ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0 2024-07-09 2024-07-09 9 10.13125/caster/6280 Manifestazioni del sacro nell’Africa Proconsolare di Costantino: possibili cause di un evidente decremento https://ojs.unica.it/index.php/caster/article/view/6305 <p>L'articolo esamina il declino delle iscrizioni della sfera religiosa nell'Africa Proconsolare durante il dominato di Costantino, soffermandosi sui risvolti sociali e ideologici, sull'impatto della pressione fiscale nella produzione epigrafica e sulla possibile correlazione con i vescovati vicini alle città.</p> Eleonora Sofia Muroni ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0 2024-07-09 2024-07-09 9 10.13125/caster/6305 La ceramica a vernice nera dalla fattoria punica di Truncu ‘e Molas (Terralba – OR) https://ojs.unica.it/index.php/caster/article/view/6241 <p>In questo studio vengono pubblicate le classi di ceramica a vernice nera di importazione e di produzione locale rinvenute nello scavo. Lo studio analizza le forme e le funzioni dei vasi confrontandoli con altri siti, ed approfondendo l’esame delle produzioni locali.</p> Carlo Tronchetti ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0 2024-07-27 2024-07-27 9 10.13125/caster/6241 La missione archeologica del complesso cultuale cristiano del Monumento Circolare (Cartagine, Tunisia) https://ojs.unica.it/index.php/caster/article/view/5969 <p>Questo contributo si propone di delucidare in maniera sintetica la missione archeologica volta a studiare questo settore urbano di Cartagine nel periodo paleocristiano e bizantino.</p> Alessandro Abrignani Silvio Moreno Nesrine Nasr ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0 2024-05-07 2024-05-07 9 10.13125/caster/5969 Missione archeologica tuniso-italiana a Thignica (Aïn Tounga, Tunisia). La campagna di scavo 2023. Notizia preliminare https://ojs.unica.it/index.php/caster/article/view/6230 <p>Il contributo intende presentare in versione preliminare risultati della II campagna di scavo svolta nell’ambito della Missione archeologica tuniso-italiana a Thignica (Aïn Tounga). I lavori, condotti all’interno della fortezza bizantina, hanno ampliato l’area indagata nel corso della campagna del 2022: è stato dapprima messo completamente in luce l’ambiente 2 che è stato interpretato come una corte e dove è stato individuato un tabouna; successivamente proseguendo verso nord è stato scavato un altro ambiente, con pavimentazione analoga a quella presente nella corte, che aveva probabilmente la funzione di cucina.</p> Alberto Gavini ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0 2024-05-30 2024-05-30 9 10.13125/caster/6230 Kerkouane 2022-2023: primo rapporto sulle campagne di scavi della missione archeologica tuniso-italiana (INP-UNISS) https://ojs.unica.it/index.php/caster/article/view/6306 <p>Le nuove indagini archeologiche avviate a Kerkouane, nell'ambito della collaborazione scientifica tra l'Institut National du Patrimoine della Tunisia e l'Università degli Studi di Sassari, offrono nuove prospettive di studio sulla città punica localizzata nel Cap Bon. In questo lavoro vengono illustrati preliminarmente i risultati ottenuti durante le prime ricerche condotte tra il 2022 e il 2023 e si delineano alcune linee di studio volte a contestualizzare la nuova documentazione archeologica in un quadro più ampio, ovvero quello del Capo Bon tra l’epoca arcaica e quella ellenistica (VII/VI-III secolo a.C.), tenendo in&nbsp; considerando sia l'influenza fenicia introdotta e diffusa in Africa da Cartagine, sia l'elemento autoctono libico, che rimane predominante e molto attivo. I nuovi dati, uniti ai risultati delle ricerche pregresse, evidenziano le potenzialità delle indagini archeologiche che condurranno ad una più approfondita conoscenza dello sviluppo della città di Kerkouane.</p> Mounir Fantar Michele Guirguis ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0 2024-11-15 2024-11-15 9 10.13125/caster/6306 Recherche préliminaire sur les nécropoles de Vazi Sarra (Henchir Bez, Tunisie) https://ojs.unica.it/index.php/caster/article/view/5978 <p>Des missions de prospection effectuées en 2013, 2022 et au début de 2023, dans certains champs de ruines situés tout près du Jbel Bargou et du Jbel Serj, ont permis de repérer à Henchir Bez, antique Vazi Sarra, site archéologique majeur de cette région, six pierres tombales. L’un de ces monuments présente l’originalité d’avoir reçu huit textes épigraphiques faisant connaître des membres d’une même famille, la gens Aemilia, attestée pour la première fois dans cette cité. La documentation épigraphique et archéologique récemment réunie apporte des connaissances nouvelles sur les espaces funéraires développés autour de l’agglomération urbaine.</p> Ali Cherif ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0 2024-05-04 2024-05-04 9 10.13125/caster/5978 Anfore puniche e tardo-puniche tra III e II sec. a.C. dall’area del Latium Vetus https://ojs.unica.it/index.php/caster/article/view/5488 <p>Il presente studio intende esaminare preliminarmente i materiali punici presenti in area latina databili tra il periodo dei trattati e delle guerre tra Roma e Cartagine, soffermandosi, in particolare, sulle possibili importazioni dall’area tunisina e libica, identificabili per morfologia e per impasto. Si considererà la presenza degli “ostaggi punici”, citati dalle fonti tra ultimi decenni del III e prima metà del II sec. a.C., a Roma e nel Latium. A tal fine si indagherà la presenza di materiali punici, coerenti con il periodo, nelle città nominate da Livio e Cornelio Nepote, quali ad es. Norba, Setia, Signa, Fregellae e Praeneste, come luoghi di custodia degli ostaggi. Verranno, inoltre, citati i materiali riconducibili al periodo post Cartagine, ad esempio anfore dei tipi T-7.5.3.1. o T-7.5.2.2. come attestazione di un commercio continuativo anche dopo la caduta del centro punico. Saranno brevemente presentati contesti inediti, sia di carattere sacro (come depositi votivi) che abitativo (materiali da insediamenti rustici e da centri abitati) al fine di ricostruire, sinteticamente, il panorama commerciale tra Roma e Cartagine e i suoi mutamenti tra il III e la seconda metà del II sec. a.C.</p> Danilo de Dominicis ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0 2024-05-11 2024-05-11 9 10.13125/caster/5488 L’officina lapidaria in lingua greca di Cirene, un’indagine paleografica https://ojs.unica.it/index.php/caster/article/view/6171 <p>Il contributo presenta una riflessione sull'evoluzione dei modelli grafici nell'officina lapidaria in lingua greca di Cirene per quanto riguarda l'età augustea e quella giulio-claudia. Nonostante il criterio paleografico offra indicazioni incerte e soggettive, tuttavia in aree circoscritte e ben definite le iscrizioni datate possono costituire utili termini di confronto.</p> Simona Antolini Silvia Maria Marengo ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0 2024-05-24 2024-05-24 9 10.13125/caster/6171 Il cantiere stradale da Coreva usque ad fines Numidiae : la legione alla vigilia della bellica clades dei primi Gordiani. Un miliario di Massimino al LXVI miglio da Cartagine https://ojs.unica.it/index.php/caster/article/view/6279 <p>Si presenta foto, calco, contesto di rinvenimento del miliario di Massimino il Trace e Massimo pressoché inedito col miglio LXVI da Cartagine sulla via restaurata dalla legione III Augusta alla vigilia della sua dissoluzione: il miliario era collocato ad Henchir el Baghla presso l’antica Coreva e vicino all’incrocio con la Fossa Regia, sulla strada che da Cartagine arrivava usque ad fine[s] Numidiae provinciae. Il cimelio fu reimpiegato dall’Ottocento come colonna nella Grande Moschea di Testour (antica Tichilla): in tempo reale una piccola scoperta avvenuta in occasione della campagna di ricerche epigrafiche dell’ottobre 2023 svolte dall’équipe tuniso-italiana nella vicina Thignica (Ain Tounga). Omaggio ad Abdellatif Mrabet.</p> Attilio Mastino ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0 2024-06-25 2024-06-25 9 10.13125/caster/6279 The Municipalization in Roman Africa: towards an update https://ojs.unica.it/index.php/caster/article/view/6282 <p>This paper announces the launch of a research project of high scientific impact in the main field of humanities, which aims to shed new light on the process of Roman municipalization in an extended part of North Africa through the study of a rich dossier of historical sources thanks to the cooperation of scholars of different backgrounds.</p> Lucia Rainone ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0 2024-06-29 2024-06-29 9 10.13125/caster/6282