Massimo Rizzante, Walter Nardon, Stefano Zangrando (a cura di), La poesia della prosa
Abstract
Poesia e prosa, da almeno un secolo e mezzo, non smettono di intrecciare i propri confini. Metterne in discussione l’eterogeneità, tuttavia, per lungo tempo ha suscitato quanto meno diffidenza. Del resto, se mai fosse possibile, nel mare magnum delle forme letterarie, identificare delle frontiere condivise, forse la più palese e intuitiva parrebbe essere proprio questa: ciò che è scritto in versi non è scritto in prosa e viceversa. Mescolare i confini tra poesia e prosa rischierebbe allora di porre in dubbio anche altre frontiere della critica, in gran parte meno immediate e apparentemente solide. Forse anche per questo, tradizionalmente, la differenza tra poesia e prosa era definita, prima ancora che da motivi di ordine estetico, su una base gerarchica: si trattava di dimensioni ritenute costituzionalmente diverse, incommensurabili.
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