I Concorsi Clementini di terza classe quali specchio dell’apprendimento dell’architettura a Roma e nel resto dello Stato Pontificio

  • Iacopo Benincampi Università degli studi di Roma "Sapienza"

Abstract

Il contributo mira a corroborare il ruolo centrale già riconosciuto ai Concorsi Clementini di Terza Classe nella formazione e nell’orientamento del gusto architettonico nel Tardobarocco pontificio: un’influenza espressa certamente nella selezione dei soggetti proposti per gli esercizi scolastici svolti presso l’Accademia di San Luca ma ravvisabile altresì nelle sue ricadute anche nel resto dello Stato Ecclesiastico. Ne danno testimonianza i campionari autografi del «pittore ed architetto faentino» Giuseppe Boschi (1732-1802): manoscritti che, preparati nel corso della seconda del Settecento e successivi al perfezionamento del professionista a Roma, certificano sia l’autorità di cui l’Urbe ancora godeva all’epoca sia – soprattutto – l’ascendente tuttavia esercitato sulle realtà papali più periferiche, in bilico fra la tradizione barocca e il nuovo classicismo emergente.

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Pubblicato
2024-05-29
Come citare
Benincampi, I. (2024). I Concorsi Clementini di terza classe quali specchio dell’apprendimento dell’architettura a Roma e nel resto dello Stato Pontificio. ABside, 5, 39-60. https://doi.org/10.13125/abside/5027
Fascicolo
Sezione
Articoli