Guerra e profitti. Il ceto mercantile sardo e la vendita dei beni demaniali negli anni Trenta del XVII secolo
Abstract
Il saggio affronta la questione della vendita del patrimonio pubblico del regno di Sardegna, una misura adottata per fare fronte all’emergenza finanziaria della monarchia spagnola nel corso della Guerra dei trent’anni. Oltre alla cessione del monopolio dell’esportazione del grano a un cartello di mercanti liguri, si ricorre alla venalità degli uffici, dei titoli e dei beni demaniali, tra i quali spiccano, per la loro redditività, gli impianti di pesca e di salagione del tonno.
Copyright (c) 2022 Giuseppe Mele
Questo lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Questa rivista consente agli autori di depositare i contributi inviati alla rivista sul proprio sito personale e sull'archivio istituzionale, prima e dopo la pubblicazione, con la sola richiesta di indicare gli estremi della pubblicazione.