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Lista di controllo per la predisposizione di una proposta

Durante la procedura di trasmissione di una proposta, gli autori devono verificare il rispetto dei seguenti requisiti; la submission potrebbe essere rifiutata se non aderisce a queste richieste.
  • La submission non è stata precedentemente pubblicata, né proposta a un'altra rivista (oppure si fornisce una spiegazione all'editor nei commenti).
  • Il file di submission è in un formato OpenOffice, Microsoft Word, RTF, o WordPerfect.
  • Dove possibile, sono stati fornite le URL dei riferimenti
  • Il testo ha spaziatura singola; usa un font 12 punti ; impiega il corsivo invece della sottolineatura (eccetto con gli indirizzi URL); e tutte le illustrazioni, figure, e tabelle sono posizionate all'interno del testo nei punti appropriati, piuttosto che alla fine.
  • Il testo aderisce alle richieste stilistiche e bibliografiche riassunte nelle linee guida dell'autore, che si trova nella pagina di informazioni sulla rivista.
  • Se si sta facendo la submission a una sezione peer-reviewed della rivista, seguire le istruzioni su Come assicurare una revisione cieca.

Linee guida per gli autori

Il contributo dovrà essere salvato in formato .rtf o .doc o .docx.

Circa l’impaginazione, si chiede agli Autori di usare meno formattazioni possibile, evitando anche soluzioni ‘artigianali’ tipo colpi di barra spaziatrice multipli per i rientri. Nel caso ci siano delle trascrizioni fonetiche, si dovrà utilizzare il font gentium (facilmente reperibile su internet).

Utilizziamo le «abc» per le citazioni, le “abc” per i significati, le ‘abc’ per distanziamento (ad es. con sottolineatura ironica).

Le note a piè di pagina vanno collocate dopo il segno di punteggiatura:
es. Tizio operò nel XVII sec. (come è indicato da una serie di fonti).23
Caio è stato un importante autore di testi teatrali,23 mentre Tizio non ci ha lasciato nulla di scritto.

Per le citazioni delle opere nelle note a piè di pagina:
a) volumi:
G. Paulis, Studi sul sardo medioevale, Nuoro 1997, p. 10 / pp. 1-3 (non si indica la casa editrice, dunque);
Carta de Logu dell’Arborea. Nuova edizione critica secondo il manoscritto di Cagliari (BUC 211) con traduzione italiana, a cura di G. Lupinu, con la collaborazione di G. Strinna, Oristano 2010.
Giudicato di Arborea e Marchesato di Oristano: proiezioni mediterranee e aspetti di storia locale. Atti del 1° Convegno Internazionale di Studi (Oristano, 5-8 dicembre 1997), a cura di G. Mele, 2 voll., Oristano 2000.

b) articoli in rivista:
G. Lupinu, Ancora sull’ant. sardo beredalli/derredali, in «Bollettino di Studi Sardi», 4 (2011), pp. 5-14, a p. 9.

c) contributi in volume:
L. D’Arienzo, Gli Statuti sassaresi e il problema della loro redazione, in Gli Statuti Sassaresi. Economia, società, istituzioni a Sassari nel Medioevo e nell’Età Moderna. Atti del Convegno di studi (Sassari, 1214 maggio 1983), a cura di A. Mattone e M. Tangheroni, Sassari 1986, pp. 107117.
R. Turtas, Rilievi al «commento storico» dei documenti più antichi della Crestomazia sarda dei primi secoli di Eduardo Blasco Ferrer, in Quel mar che la terra inghirlanda. In ricordo di Marco Tangheroni, a cura di F. Cardini e M.L. Ceccarelli Lemut, 2 voll., Pisa 2007, vol. II, pp. 765-780, specie alle pp. 775-780.

d) opera citata una seconda (una terza, una quarta...) volta:
L. D’Arienzo, Gli Statuti sassaresi e il problema della loro redazione cit. n. 3, p. 10.
(cit. n. 3 significa “citato alla nota 3”)

e) nelle note Ibid. significa “nell’ultima opera citata, stessa pagina”, Ivi (ad es. Ivi, p. 10) “nell’ultima opera citata” (ma in una pagina diversa).

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