Emilio Betti: dell'oggettività dell'interpretazione
Abstract
Questo articolo mira a riesaminare la ricerca filosofico-teoretica di Betti per coglierne la possibile riattualizzazione nel campo delle scienze umane e sociali e in riferimento alle teorie della verità. Come recepire la lezione di Betti sull’interpretazione senza perdere la sua esigenza di rigore scientifico e al tempo stesso portandola fuori da un dinamismo tensionale oramai superato (scienze della natura/scienze dello spirito, realismo/idealismo…) e/o potenzialmente superabile (ermeneutica/pragmatismo, rappresentazionalismo/psicologismo…)? Si deve ragionare nei termini di un modello misto di verità, ovvero pensare ad una teoria della verità capace di recepire sia l’idea della sintesi ermeneutico-conoscitiva non intersoggettiva, di interprete-oggettivazione, sia l’idea della corrispondenza dei costrutti rappresentazionali rispetto agli stati oggettivi, sia ancora l’idea del valore inferenziale insito negli enunciati fattuali e pratici in generale.
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