Il topos del viaggio deludente: fine dell’esotismo?

  • Lucia Claudia Fiorella Università di Firenze
Parole chiave: Esotismo, Narrativa di viaggio, Gerusalemme, (Pierre) Loti, (Mark) Twain

Abstract

Dal momento che il termine ‘esotismo’ descrive un apprezzamento dell’estraneo in quanto tale, a prescindere cioè da una sua cognizione effettiva, l’esperienza diretta del vagheggiato Altrove può ben tradursi in amaro disappunto, finanche in una catastrofe dell’immaginazione. Questo accade perché l’‘esotico’ è nozione eurocentrica, autocentrata e gratificante, che dalla seconda metà dell’Ottocento codifica una rappresentazione strategica dell’Altro fatto depositario di quei tratti che l’Occidente si è alienato, e che pur rimpiange.

Dato che ogni rappresentazione dell’Altro sottende un’implicita rappresentazione di sé, i viaggi deludenti e le inevitabili cadute della ‘tensione esotica’ (Segalen) che ne conseguono sono spesso stati il punto di partenza per una critica radicale delle rappresentazioni occidentali dell’alterità come pure della loro costruzione del senso di identità. Esemplare il caso dei racconti di viaggio in Terra Santa di fine Ottocento, che registrano il disappunto per la scollatura fra la realtà del luogo e della sua gente e le idealizzazioni letterarie del passato.

Le reazioni variano da un disperante ennui al sarcasmo costruttivo: per darne contezza, Lucia Claudia Fiorella confronta Jérusalem (1896) di Pierre Loti e The Innocents Abroad (1869) di Mark Twain.

Downloads

I dati di download non sono ancora disponibili

Biografia autore

Lucia Claudia Fiorella, Università di Firenze

Lucia Claudia Fiorella si è dottorata in Anglistica presso l'Università di Firenze, dove ha insegnato Letteratura Inglese come docente a contratto. Ha pubblicato la prima monografia in Italia su J.M. Coetzee (Figure del Male nella narrativa di J.M. Coetzee, ETS, 2006) e ha scritto otto voci per il Dizionario dei Temi Letterari (UTET, 2007). Si è occupata di questioni epistemologiche relative all'autobiografismo, della critica dell’entusiasmo religioso nell’età dei Lumi, dell’opera di Wilkie Collins; attualmente lavora sul rapporto fra documento e finzione nella narrativa sulle esplorazioni polari di inizio Novecento.

Riferimenti bibliografici

Chateaubriand,François-René, Itinéraire de Paris à Jérusalem (1811), Paris, Garnier, 1872.

Corazzol, Giacomo, "Introduzione a Mark Twain", Viaggio in Terra Santa. Una tappa da Gli Innocenti all’estero seguito da A proposito degli ebrei, Santa Maria Capua Vetere, Spartaco, 2005: 7-31.

Jankélévitch, Vladimir, “Traité des Vertus” (1970), Les vertus et l’amour, Paris, Flammarion, 1986, II.

Lévy-Strauss, Claude, Tristes tropiques (1955), trad. it. Tristi tropici, Milano, Il Saggiatore, 1999.

Loti, Pierre, Jérusalem, Paris, Calmann-Levy, 1896.

Nacci, Bruno, “Viaggio e mito nell’Oriente di Nerval”, Viaggio in Oriente, Gerard de Nerval, Torino, Einaudi, 1997: I-XXXIII.

Quinzio, Sergio, "Prefazione" ,Gerusalemme, Pierre Loti, Como, Ibis, 1993: 9-16.

Said, Edward, Orientalism (1978), trad. it. Orientalismo, Milano, Feltrinelli, 2001.

Said, Edward, Culture and Imperialism (1993), trad. it. Cultura e Imperialismo, Roma, Gamberetti, 1998.

Ségalen, Victor, Essai sur l’exotisme (1955), trad. it. Saggio sull’esotismo. Un’estetica del diverso, Bologna, Il Cavaliere Azzurro, 1983.

Tagliapietra, Andrea, La virtù crudele. Filosofia e storia della sincerità, Torino, Einaudi, 2003.

Twain, Mark, The Complete Travel Books, Garden City, New York, Doubleday & Company, 1966.

Filmografia

Sopralluoghi in Palestina, Dir. Pier Paolo Pasolini, Italia, 1963.

Pubblicato
2011-11-23
Come citare
Fiorella, L. (2011). Il topos del viaggio deludente: fine dell’esotismo?. Between, 1(2). https://doi.org/10.13125/2039-6597/287