“Tra il sì ed il no siam di parer contrario”: la satira alle prese col fascismo
Abstract
Stavolta la rubrica unisce gli argomenti di vari nostri numeri, tratta di umorismo, ma anche di censura e di politica: perché riguarda un campo dell’umorismo, la satira, che ha ruoli molto diversi, che va dalla polemica sbrigliata al futile intrattenimento, ma che, se non è del tutto compiacente, è comunque temuta e osteggiata dal potere, e vista dai regimi totalitari come una delle peggiori minacce. Lo dimostra il destino di uno dei più brillanti settimanali umoristici italiani, “Il Travaso delle idee”, tra il 1924 e il 1925 sempre più controllato e censurato dalla dittatura fascista. Ripubblichiamo tre articoli di quel periodo, non firmati (secondo una prassi allora frequente), che deridono la situazione politica, e cercano di rivendicare l’indipendenza del periodico; alla fine del 1925 nondimeno ridotto a un innocuo diversivo.
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