«Che mi dici, vergogna di tutti gli uomini e gli dèi?». Il monologo al proprio membro dal Satyricon al Fellini Satyricon
Abstract
Questo lavoro muove dal puntuale riferimento al frammento 132, 8-16 del Satyricon antico, porzione di testo che mette in scena un disinvolto e superbo monologo al proprio membro, presa in giro di ogni impasse sessuale, calco parodico dell’Odissea. Se ne precisa la peculiare posizione all’interno della scala delle temperatura della parodia. Il focus del saggio è poi rivolto alla riscrittura e alla rilettura messa in opera filmica nel Fellini Satyricon (1969). Vengono prese in esame le varianti e le tecniche messe a punto per tradurre quello stesso grado di parodia, se ne indagano le continuità e le perdite calcolabili nella mutazione e nel mutamento del mezzo espressivo.
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Riferimenti bibliografici
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