Vito Santoro, Calvino e il cinema
Abstract
Sul suo rapporto con il cinema, Calvino ha lasciato pagine bellissime che compongono il pur breve ma denso, Autobiografia di uno spettatore, posto a mo’ di prefazione nella raccolta einaudiana di sceneggiature dei film di Fellini e piuttosto recentemente ripubblicato nel volume Fare un film, sempre del regista di 8½. Scegliendo l’identità dello spettatore, Calvino denuncia fin dal titolo di preferire il ruolo di chi guarda il cinema e ne osserva le movenze, piuttosto di chi decide l’abito e ne indirizza il passo. Lo scritto memoriale si concentra, non a caso, sul periodo di formazione audiovisiva, sul suo apprendistato poi parzialmente interrotto dall’autarchia fascista.Downloads
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