Maurizio Cattelan. Vicissitudini scolastiche di un cattivo alunno
Abstract
Fin dagli esordi della sua carriera, nei primi anni Novanta, Maurizio Cattelan fa della rappresentazione satirica del mondo scolastico uno dei motivi ricorrenti nella sua produzione artistica: mostrata dal punto di vista dello studente indisciplinato e lavativo (con cui l'artista si identifica), la scuola si presenta come un sistema coercitivo e punitivo che opprime gli individui con esercizi coatti, ripetitivi e insensati (come quello della scrittura). In questo negativo ritratto del sistema scolastico confluiscono diversi fattori: l'esperienza biografica dello stesso Cattelan come cattivo alunno, gli stereotipi sullo studente svogliato e sul suo atteggiamento nei confronti delle istituzioni educative, l'interesse per la scuola come rappresentazione metaforica del rapporto tra artista e mondo dell'arte. L'analisi delle opere più rappresentative di Cattelan inspirate al mondo scolastico vuole mostrare come la sua auto-rappresentazione come cattivo studente possa essere interpretata come proposta metaforica di una nuova concezione del ruolo dell'artista all'interno del sistema dell'arte.
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