Hal Foster (Ed.), L’antiestetica. Saggi sulla cultura postmoderna
Abstract
La notevole distanza temporale che separa la prima edizione, nel 1983, della raccolta di saggi curata da Hal Foster e intitolata The Anti-Aesthetics e la recentissima pubblicazione di quest'ultima nella sua traduzione italiana, L'antiestetica, da parte di Postmedia Books costituisce una circostanza singolare per un'opera di così ampia e diffusa risonanza internazionale da essere definita da Ester Coen, nella sua postfazione, come il «vademecum di un'intera generazione» (187). A poco più di trent'anni di distanza questo testo ci appare per molti versi come un documento postumo, manifesto di un progetto – il postmodernismo – già esauritosi, riproposto «quando ormai la discussione si volge piuttosto altrove, alla consunzione di questo termine e, in definitiva, all'epilogo di una fase» (ibid.).Downloads
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