Questione di intrecci. Gli elementi e i motivi sovversivi del racconto meraviglioso nell’arte di Maria Lai
Abstract
: L’articolo esamina, attraverso un approccio multidisciplinare che unisce la storia dell’arte contemporanea agli studi folkloristici, la presenza dei tropi della fiaba nella produzione artistica di Maria Lai (Ulassai, 1919 – Cardedu, 2013).
La critica sottolinea da sempre il ruolo cruciale della narrazione e il suo legame simbolico con la tessitura nella poetica dell’artista ogliastrina. Le sculture polimateriche e i Libri cuciti riprendono lo stile comunicativo astratto del racconto meraviglioso; le Geografie, realizzate con stoffa ricamata, mettono in luce le invisibili connessioni tra particolare e universale e richiamano l’unidimensionalità della fiaba; le Fiabe cucite attingono dalle leggende della Sardegna e trasmettono metafore sull’arte e sulla vita. La fiaba è flessibile, ha una funzione sociale e una natura sovversiva. Nell’arte contemporanea, il racconto meraviglioso, rielaborato provocatoriamente attraverso i retelling, è diventato uno strumento di rivendicazione femminile. Maria Lai non fu mai un’artista politica, ma l’universo semiotico costruito attraverso i motivi della fiaba, il riuso di tecniche tradizionali e le ricerche sviluppate nell’ambito dell’arte concettuale e relazionale, le hanno consentito di ritagliarsi uno spazio d’espressione autonomo.
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