Dall'Italia alla Croazia e ritorno: nuove tendenze vs nuova tendenza.
Ipotesi critiche a confronto. 1963-1983.
Abstract
Dal 1959 l’amicizia umana e intellettuale tra Umbro Apollonio e Vera Horvat Pintarić segnò un passo fondamentale nelle relazioni tra gli ambienti artistici italiani e croati ai tempi della Jugoslavia socialista. Questa relazione si intensificò nel 1963, attraverso le esposizioni Nove tendencije svoltesi a Zagabria dal 1961 al 1973, permettendo ad Apollonio una diretta conoscenza di quanto accadeva e una personale teoria critica che nominò come nuova tendenza. Le principali azioni della nuova tendenza furono il recupero dell’avanguardia storica, l’impiego di materiali tecnologici, l’approccio verso la produzione industriale e la volontà di modificare la realtà sociale.
Il presente articolo, tramite il carteggio intercorso principalmente tra Apollonio e Horvat Pintarić, vuole analizzare e ricostruire i passaggi decisivi che durante gli anni Sessanta portarono l’arte programmata italiana in Croazia e viceversa la conoscenza dell’arte jugoslava in Italia. Inoltre questo studio confronterà le fonti primarie dell’epoca con la successiva rielaborazione storiografica e critica di Lea Vergine che negli anni Ottanta avrebbe avuto un ruolo fondamentale per rilanciare la nuova tendenza pur se in polemica con Horvat Pintarić.
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