L’Exultet beneventano della cattedrale di Pisa nel panorama artistico e culturale locale (secc. XII-XIII)
Abstract
La realizzazione e l'impiego dei rotoli di Exultet costituisce un fenomeno strettamente circoscritto all'Italia meridionale ascrivibile ai secoli XI e XII. In questo contesto la presenza a Pisa di ben tre esemplari di questo manufatto rappresenta un caso del tutto singolare: il più antico di essi è di origine beneventano-cassinese, risale alla metà dell’XI secolo ed è giunto a Pisa con modalità ancora dubbie probabilmente agli inizi del secolo successivo. L’articolato ciclo cristologico dell’Exultet ha costituito un modello di riferimento significativo per la produzione di altri manufatti artistici nell’ambito territoriale pisano a partire dalla seconda metà del XII secolo: un collegamento diretto con le miniature iniziali del rotolo è infatti offerto dall'iconografia di diverse scene cristologiche scolpite nel pulpito di Guglielmo, Altri riferimenti iconografici simili sono riscontrabili in alcune scene della porta di Bonanno, realizzata intorno al 1180, o nell’architrave centrale della pieve di San Casciano, firmata dal maestro Biduino nello stesso periodo. Attraverso il confronto diretto e l’analisi di opere coeve di diversa tipologia, intento principale di questa proposta è verificare il contributo apportato dalla presenza dell’Exultet allo sviluppo di un nuovo linguaggio figurativo nell’ambito territoriale pisano: tale presenza fu infatti determinante per lo sviluppo della cultura iconografica locale che per prima si distaccò in maniera definitiva dai modelli ancora bizantineggianti allora ancora prevalenti nella nostra penisola.
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