L’«anatasia» della «razza sarda» e i vocabolari di Grazia Deledda. Storia di una sospetta parola-fantasma travestita da lectio difficilior
Abstract
Il contributo esamina la parola «anatasia» che compare in occorrenza unica nel romanzo di Grazia Deledda La giustizia (1899); una lezione conservata da molti editori e da alcuni studiosi difesa, ma rifiutata da altri che emendano in atarassia. L’ipotesi qui formulata vede in anatasia una falsa lectio difficilior prodottasi per metatesi da «atanasia», probabile ghost-word che Deledda trovava, con il significato di “tranquillità di spirito” (= atarassia), in uno dei vocabolari da lei posseduti (compilato da Antonio Sergent nel 1861).
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