Per la lingua del Breve di Villa di Chiesa: gli influssi del sardo
Abstract
Che il Breve di Villa di Chiesa (l’odierna Iglesias), importante statuto medievale anteriore al 1327,1 non fosse redatto in un pisano ‘schietto’ come ebbe a definirlo Francesco Bonaini,2 si è rivelato più di un sospetto alla luce delle considerazioni linguistiche che hanno consentito di accertare, nell’ambito del mio lavoro di tesi di dottorato,3 la presenza di tratti peculiari estranei al tipo toscano occidentale e riconducibili all’influsso del sardo.
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