I libri-scultura di Wanda Nazzari

  • Rita Pamela Ladogana Università di Cagliari, Italia
DOI: https://doi.org/10.13125/medea-6532
Parole chiave: Scultura, libri d'artista, Wanda Nazzari incisione

Abstract

L'articolo è dedicato ai libri-scultura realizzati dall'artista Wanda Nazzari a partire dagli anni Novanta del secolo scorso. Nell'ambito della vasta produzione dell'artista cagliaritana il genere si configura come centrale nella ricerca caratterizzata da una prevalente attenzione al lavoro manuale e artigianale.  Il testo si sofferma soprattutto sui materiali utilizzati dall'artista e sulle peculiarità della scrittura incisa, facendo riferimento sia ai singoli pezzi scultorei che alle installazioni pensate per musei o luoghi legati al sacro.

Downloads

I dati di download non sono ancora disponibili

Biografia autore

Rita Pamela Ladogana, Università di Cagliari, Italia

Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni culturali

Professore Associato di Storia dell'arte contemporanea

Responsabile scienticìfico "Collezione Luigi Piloni" (Università di Cagliari)

Riferimenti bibliografici

Celant G. (1972), Book as artwork, Nigel Greenwood, London.
Maffei G. (2003) a cura di, Il libro d’artista, Edizioni Sylvestre Bonnard, Milano
Frongia ML. (2008), Wanda Nazzari. La voce del silenzio dei monocromi bianchi, MAN, Museo d’Arte Provincia di Nuoro, Nuoro
Barilli R. (2017) a cura di, Comportamento, Biennale di Venezia 1972. Padiglione Italia. Catalogo della mostra (Venezia, 7 maggio-24 settembre 2017), Biennale, Venezia.
Pubblicato
2025-03-11
Come citare
Ladogana, R. (2025). I libri-scultura di Wanda Nazzari. Medea, 10(1). https://doi.org/10.13125/medea-6532
Fascicolo
V. 10 N. 1 (2024): Passaggi
Sezione
Argonauti

Copyright (c) 2024 Rita Pamela Ladogana

Creative Commons License

Questo lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.

Con la licenza CC-BY, gli autori mantengono il copyright sui propri contributi, garantendo a chiunque la possibilità di scaricare, riusare, ristampare, modificare, distribuire e/o copiare i materiali pubblicati da Medea, con la sola condizione che siano correttamente citati l’autore e il titolo della rivista.

Medea, avendo pubblicato tali contributi, si riserva il diritto di pubblicarli per intero o in parte in ristampe o in suoi numeri monografici, sia in formato elettronico sia, eventualmente, a stampa.