Allemarnsrätten. Dentro e fuori la città (e il romanzo)
Abstract
A partire da un corpus di racconti e romanzi italiani pubblicati negli ultimi quindici anni, l’articolo interroga la relazione tra scrittura e mobilità lenta, ricostruendo percorsi narrativi che del territorio, urbano e extra-urbano, svelano la dimensione ostile, discriminante e coercitiva, rinnovando così la funzione insieme critica e performativa dell’atto letterario.
Downloads
Riferimenti bibliografici
Castells Manuel (1972), La Question urbaine, Maspéro, Paris.
Coste Florent (2017), Explore. Investigations littéraires, Questions Théoriques, Paris.
De Certeau Michel (1990), L’Invention du quotidien. Arts de faire, Gallimard, Paris.
Derrida Jacques (1993), Les spectres de Marx, Galilée, Paris.
Harvey David (1973), Social Justice and the City, Edward Arnold, London.
Harvey David (2008), Géographie de la domination, Les prairies ordinaires, Paris.
Labbé Mickael (2019), Reprendre place. Contre l’architecture du mépris, Payot, Paris.
Lefebvre Henri (1968), Le Droit à la ville, Anthropos, Paris.
Rancière Jacques (2007), Politique de la Littérature, Galilée, Paris.
Rousseau Jean Jacques (1972), Les Rêveries du Promeneur solitaire, Gallimard, Ed. de la Pléiade, Paris.
Solnit Rebecca (2000), Wanderlust. A History of Walking, Penguin, New York.
Vasta Giorgio (2018), City Script, Manifesta 12, https://soundcloud.com/europeannomadicbiennial/sets/manifesta-12-palermo-giorgio
Wu Ming 2 (2016), Il sentiero luminoso, Ediciclo, Portogruaro.
Copyright (c) 2021 lucia quaquarelli
Questo lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.
Con la licenza CC-BY, gli autori mantengono il copyright sui propri contributi, garantendo a chiunque la possibilità di scaricare, riusare, ristampare, modificare, distribuire e/o copiare i materiali pubblicati da Medea, con la sola condizione che siano correttamente citati l’autore e il titolo della rivista.
Medea, avendo pubblicato tali contributi, si riserva il diritto di pubblicarli per intero o in parte in ristampe o in suoi numeri monografici, sia in formato elettronico sia, eventualmente, a stampa.