InOut

           

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAGLIARI

Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali

http://unica.it/ 

UNIVERSITE PARIS NANTERRE

CRPM - Centre de recherches pluridisciplinaires multilingues

https://crpm.parisnanterre.fr/

MEDEA. Rivista di Studi Interculturali

http://ojs.unica.it/index.php/medea/

 

International Conference

IN/OUT. TRAJECTORIES OF CAPTIVITY AND FREEDOM

21-23 October 2019

 CAGLIARI, Cittadella dei Musei, Aula “Coroneo” – Sa Duchessa, Aula Magna “Motzo”

 

There are spaces that societies have identified, constructed or delimited in order to intern or relegate, more or less forcibly, other human beings through historically developed tools of power. Such spaces are often removed from our daily experience.

In this call for contributions we extend the theme of imprisonment, incarceration, and segregation, both in its historical and socio-political aspects and in cultural and literary ones, also to those institutions and those structures, more or less precarious, in which there is a material and/or symbolic limitation of the freedom to act, move, dwell or even to think, dependent directly or indirectly on human action: from asylums to concentration camps, from refugee camps to ghettos. With the title “In/Out. Trajectories of captivity and freedom” we intend to collect and propose transversal, external and internal glances on such microcosms of suffering. An interdisciplinary topic particularly close to the area of cultural and social interests of the journal “Medea”, that organises the conference.

Investigations such as the famous one by Michel Foucault (Discipline and Punish: The Birth of the Prison, 1975) have made decisive contributions to highlighting the general and often obscure implications of an issue that has traditionally been relegated to the legal and social sciences. Along with the strictly criminal, social and juridical aspects, which can be interpreted according to the various cultures and ages, the investigation that "Medea" intends to develop specifically concerns all that has settled and continues to settle in the imagination of our societies and in collective and individual feelings, and that often directs common sense, behaviour and choices.

The invitation is therefore aimed at rethinking the image – be it real, thematic or symbolic - of the "prisoner" and the forms of imprisonment, segregation and marginalization that occur for reasons that can be criminal, political, social, religious, and health-related, and in which the exercise of power over the other involves stigma, exclusion, marginalization, alienation of political, civil rights or dehumanization processes, but also new ways of living and planning the present and the future. The space of imprisonment, of deprivation or restriction of liberty (the psychiatric hospital, the concentration camp, the prison, the ghetto, and other spaces of marginalization, violence and loneliness) is highly symbolic and profoundly human: it is in this space that some of the deepest tensions- historical, concrete, material - that run through societies take shape and where the abstract dictates of the law are realized.

Literature and cinema − from Plato to Dostoevskij, from Clockwork Orange to The Matrix − have often and everywhere narrated situations of imprisonment and restraint, in terms of experience, critical reflection, denunciation, symbolic or mythical elaboration. But the feeling remains strong that confinement and isolation are, so to speak, structurally one of the great questions that any society removes, together with the culprit, from its sight, from its common conscience, and even from its cultural elaboration. For this reason, “Medea”, a figure in herself of guilt and innocence, of diversity and segregation, wants to be the occasion for further reflection and to try and explore new trajectories, even if that means swimming against the current ...


Convegno internazionale     

Dentro/Fuori. Percorsi di prigionia e di libertà

 Cagliari, 21-23 ottobre 2019

 Cittadella dei Musei, Aula “Coroneo” – Sa Duchessa, Aula Magna “Motzo”

 

Ci sono luoghi che spesso tendiamo a rimuovere dal nostro vivere quotidiano ma che le società, con gli strumenti del potere da loro espresso nel corso della storia, hanno individuato, costruito o delimitato per internare o relegare, più o meno forzatamente, altri esseri umani. Argomento interdisciplinare particolarmente vicino all’area di interessi culturali e civili della rivista “Medea”, il tema della prigionia, della reclusione, della segregazione, nei suoi aspetti storico-politico-sociali e in quelli culturali e letterari, è qui esteso anche a quegli istituti e quelle strutture, più o meno precarie, nelle quali vi è una limitazione materiale e/o simbolica della libertà di agire, di muoversi, di abitare o anche solo di pensare, dipendente direttamente o indirettamente dall’azione umana: dai manicomi ai campi di concentramento, dai campi di profughi fino ai ghetti. Con il titolo “Dentro/fuori. Percorsi di prigionia e di libertà” intendiamo raccogliere e proporre sguardi trasversali, esterni e interni, su questi microcosmi di sofferenza.

Il problema della costrizione e detenzione, che implica questioni vitali come giustizia, diritti, rieducazione, è di drammatica attualità, com’è noto, nel nostro paese. Il contributo che può derivare dal Progetto riguarda i riflessi profondi che il tema ha nella coscienza civile di una società: attraverso il confronto con esperienze e soluzioni lontane nello spazio e nel tempo, attraverso una riflessione sulle figure rappresentative o sui simboli di una determinata cultura, attraverso interazioni inedite fra i diversi ambiti del sapere che del tema si occupano, dalla storia al diritto, dalla sociologia alla pedagogia, dalla psicologia all’antropologia, dalla letteratura alla filosofia.

Indagini come quella celebre di Michel Foucault (Sorvegliare e punire: La nascita della prigione, 1975) hanno dato contributi decisivi per manifestare le implicazioni generali e spesso oscure di una questione tradizionalmente appannaggio delle scienze giuridiche e sociali. Accanto e insieme agli aspetti propriamente penali, sociali e giuridici, declinabili secondo le varie culture e le varie epoche, l’indagine che “Medea” intende sviluppare concerne in modo specifico tutto ciò che ha sedimentato e continua a sedimentare nell’immaginario e nel sentire collettivo e individuale, e che orienta spesso le opinioni, i comportamenti e le scelte comuni.

L’invito è dunque volto a ripensare l’immagine – reale, tematica o simbolica – del “prigioniero” e delle forme di reclusione, di segregazione e di emarginazione per motivi che sono di volta in volta penali, politici, sociali, religiosi e sanitari, nelle quali l’esercizio del potere sull’altro comporta stigma, esclusione, emarginazione, alienazione dei diritti politici, civili o processi di disumanizzazione, ma anche modi nuovi di vivere e di progettare il presente e il futuro.

Il luogo della reclusione, della privazione o restrizione della libertà (l’ospedale psichiatrico, il campo di concentramento, il carcere, il ghetto e altri spazi di emarginazione, violenza e solitudine) è altamente simbolico e profondamente umano: è in esso che prendono forma storica, concreta, materiale alcune delle tensioni più profonde che attraversano le società e in cui si realizza il dettame astratto della legge.

Letteratura e cinema – da Platone a Dostoevskij, da Arancia meccanica a Matrix – hanno spesso e ovunque raccontato situazioni di prigionia e contenzione, in chiave di esperienza, di riflessione critica, di denuncia, di elaborazione simbolica o mitica. Ma resta forte la sensazione che la reclusione e l’isolamento siano, per così dire, strutturalmente una delle grandi questioni che ogni società rimuove, insieme al colpevole di turno, dalla sua vista, dalla coscienza comune, e persino dalla riflessione culturale. Per questo “Medea”, figura ella stessa di colpa e di innocenza, di diversità e di segregazione, vuole essere l’occasione per una ulteriore riflessione e per tentare strade nuove, anche fossero controcorrente…

 

Comitato scientifico

Andrea Cannas, Simone Casini, Tatiana Cossu, Marco Giuman, Marina Guglielmi, Rita Pamela Ladogana, Claudia Ortu, Luca Vargiu, Lucia Quaquarelli, Annalisa Volpone

Comitato organizzatore

Andrea Cannas, Tatiana Cossu, Marco Giuman, Marina Guglielmi, Rita Pamela Ladogana, Claudia Ortu, Lucia Quaquarelli, Luca Vargiu

 

Con il patrocinio dell' Università degli Studi di Cagliari

Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali
Dipartimento di Pedagogia, Psicologia, Filosofia
Facoltà di Studi Umanistici

e con il patrocinio dell'Université Paris Nanterre

CRPM - Centre de recherches pluridisciplinaires multilingues  

 

In partenariato

con il Progetto “COSMO-MED” patrocinato dalla Fondazione di Sardegna

 

Collaborazioni

Associazione Marco Magnani, Sassari
Associazione culturale (IN)VISIBILE 75, Cagliari
Associazione culturale ONLUS Itzokor, Cagliari

 

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PROGRAMMA DEL CONVEGNO

 

Lunedì 21 – Cittadella dei musei (Aula Coroneo)

ore 15.00 – Saluti

Maria del Zompo, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Cagliari
Ignazio Efisio Putzu, Direttore del Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni culturali
Rossana Martorelli, Presidente della Facoltà di Studi Umanistici
Cristina Cabras, Delegata della Rettrice alla Conferenza Nazionale dei Delegati dei Rettori per i Poli Universitari Penitenziari (CNUPP), Polo Universitario Penitenziario (PUP) dell'Università di Cagliari
Maurizio Veneziano, Provveditore Regionale dell'Amministrazione Penitenziaria della Sardegna

ore 15.45 – Chair: Tatiana Cossu/ Rita Pamela Ladogana

  • Cristina Cabras (Università di Cagliari), Modelli di esecuzione della pena e valutazione dell’efficacia. Riflessioni psico-criminologiche sulla situazione italiana.
  • Federico Bacco (Università di Milano-Bicocca), ‘Rieducazione’ o ‘risocializzazione’? Utopie, aporie e prospettive sul significato e sulle funzioni della pena.
  • Maurizio Memoli (Università di Cagliari), Barbara Cadeddu (Università Cagliari), Abitare il carcere. Esperienze di architettura collaborativa in un Istituto penale minorile.

Dibattito

ore 17.15 - 17.30 – Pausa

  • Simona Campus (Università di Cagliari), Musei come carceri o carceri come musei? Il superamento dei limiti negli spazi di produzione ed esposizione dell’arte. Introduzione al progetto artistico “Airswap&Massama: A BOOK”, con Arianna Callegaro e Gianvito Distefano.
  • Leonardo Boscani, Zuanna Maria Boscani e Joe Perrino, “Per grazia non ricevuta”. Introduzione di Rita Pamela Ladogana.

ore 18:30 – Performance musicale - Canzoni di malavita: Joe Perrino con Steve Minnei e Sergio Titus Tifu.

ore 18.45 – Sala delle mostre temporanee

        Inaugurazione della Mostra “Airswap&Massama: A BOOK” di Arianna Callegaro.

        Inaugurazione della Mostra “In/out. Immagini di prigionia e libertà”.

ore 20.30 – Buffet

 

Martedì 22, mattina – Aula Magna “Motzo”

ore 9.15 – Chair: Marco Giuman / Marina Guglielmi

  • Giulio Iacoli (Università di Parma), Isolare, contenere: per una geocritica del confino.
  • Margareth Amatulli (Università di Urbino) e Licia Reggiani (Università di Bologna), Tra le righe/Dietro le sbarre: cartografia dell'immaginario carcerale nello spazio letterario francese e della francofonia.
  • Adrien Frenay (Université Paris Nanterre), Intérieurs et extérieurs en mouvement: mobilité, immobilisation et réorganisation de l’expérience chez H. de Balzac, M. Proust et M. Butor.
  • Ester Cois (Università di Cagliari), La sicurezza degli oggetti. Pratiche di addomesticamento dello spazio della cella nell'ex-carcere di Buoncammino a Cagliari.

ore 10.45 - 11.00 - Pausa

  • Francesco Fiorentino (Università Roma Tre), Creatività e reclusione. La clinica psichiatrica Waldau come centro della letteratura svizzera.
  • Lucia Quaquarelli (CRPM, Université Paris Nanterre), Allemarnsrätten. Dentro e fuori la città (e il romanzo).
  • Claudia Cao (Cagliari), Il motivo della gabbia negli adattamenti di “Great Expectations”.

Dibattito

ore 13.00 – Buffet

 

Martedì 22, pomeriggio – Aula Magna “Motzo”

ore 15 – Chair: Luca Vargiu

  • Marco Giuman (Università di Cagliari), "Sul giaciglio pietroso ove il mio demone vuole mi distenda". Il confine tra vita e morte nel mito di Medusa.
  • Ciro Parodo (Università di Cagliari), L'orizzonte degli eventi. Terminus e i confini dello spazio e del tempo in età romana.
  • Mariangela Rapetti (Università di Cagliari), Tra segregazione e pietà: la malattia mentale nel Regno di Sardegna.
  • Maria Luisa Di Felice (Università di Cagliari), Segregati e annientati nell’enclave degli internati. Storia e microstorie dal Rizzeddu di Sassari.
  • Susanna Paulis (Università di Cagliari), Se lo straniero non è poi così diverso. Riflessioni fra antropologia e letteratura.

ore 17.00 – 17.15 – Pausa

  • Michela Buttu (Cagliari), Arte ai confini della città. "Dieci artisti per le Case del Favero" nel quartiere Sant'Elia a Cagliari.
  • Carlo Maccioni (Cagliari), Francesca Farci (Cagliari), Follia, arte, liberazione: il laboratorio Wurmkos e un caso studio in Sardegna.

ore 18 – Dibattito

 

Mercoledì 23, mattina – Cittadella dei Musei (Aula Coroneo)

ore 9:00 – Chair: Claudia Ortu/ Andrea Cannas

  • Alessandro Deiana (Università di Cagliari), La cattività umana. Per una critica dell’economia politica e morale della pena detentiva.
  • Viola Carofalo (Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”), Politiche della liberazione e liberazione politica: Goffman, Foucault e Fanon.
  • Mattia Ferino (Università di Torino), Terra e riproduzione sociale: l’abitare dentro e fuori di un campo profughi nei Territori Palestinesi Occupati.
  • Benedetta Onnis (Cagliari), Dentro il confine. Le strade del legno d’olivo in Cisgiordania.
  • Lidia Sedda (Cagliari), «Mani di ferro mi tirano verso una fossa». Daniil Charms e il giubileo di Puškin del 1937.

ore 10.45 - 11.00 – Pausa

  • Stefania Bernardini (Aix-Marseille Université), “Nella mia ora di libertà”: reclusione e “redenzione” nel canzoniere di Fabrizio De André.

Dibattito

ore 12.20 - Tomaso Mannoni, “The Wash”. Introduzione di Antioco Floris.

Proiezione di The Wash /La lavatrice (21’), film di Tomaso Mannoni.

ore 13.00 – Buffet


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Attività e manifestazioni connesse al Convegno


MOSTRE E INSTALLAZIONI (Ottobre)

  • Mostra fotografica In/Out. Immagini di prigionia e libertà (dal 21 al 30 ottobre, Sala mostre temporanee, Cittadella dei Musei - Inaugurazione il 21 ottobre, ore 18.30).

La mostra fotografica, con la collaborazione di Luisa Siddi e Paola Corrias (Associazione culturale S’Umbra) nella fase di ideazione, è stata realizzata dagli studenti che frequentano, o hanno frequentato, i corsi di laurea in Storia dell’arte dell’Università degli Studi di Cagliari. L’eterogeneità dei soggetti proposti testimonia differenti declinazioni della complessità del tema, spaziando da una dimensione soggettiva e individuale a contestualizzazioni sociali e culturali più ampie.

  •  Airswap&Massama: A BOOK (dal 21 al 23 ottobre, Sala mostre temporanee, Cittadella dei Musei - Inaugurazione il 21 ottobre, ore 18.30).

È un progetto pilota di arte relazionale nelle carceri ideato da Arianna Callegaro, in collaborazione con Gianvito Distefano. Il contemporaneo artistico si inserisce nella realtà carceraria, attraverso la creazione di vestiti modificati, scommettendo sull’energia di condivisione e di sperimentazione, individuando uno spazio in cui si cercano alternative e comunanze, superando la linea che separa dalla comunità. Saranno esposti alcuni vestiti modificati dalle interazioni artisti/detenuti e una selezione della documentazione fotografica dei vari momenti di realizzazione.

  •  “Con quali mani? Con i tuoi occhi (dal 12 al 29 ottobre, Spazio (IN)VISIBILE, via Barcellona n.75, Cagliari, dal lunedì al sabato, ore 18.30-21.00 – Inaugurazione il 12 ottobre, ore 19.00).

La mostra personale dell’artista Marta Fontana, a cura di Efisio Carbone, propone una declinazione al femminile del tema “In/Out”, con installazioni che coinvolgono oggetti di recupero in cemento, vetro e ferro, legati tradizionalmente all’ambiente domestico. Inaugurazione, in occasione della 15° edizione della giornata del Contemporaneo promossa da AMACI, con una performance in cui le opere saranno messe in relazione con i testi di Joyce Lussu e di Forugh Farrokhzad. Lettori: Mostafa Gathoratolhamid, Diana Daino, Rossana Copez. Musiche di Silvia Corda. Parteciperà alla presentazione Rita Pamela Ladogana. http://www.spazioinvisibile.com/index.html, www.martafontana.it, www.amaci.org

  • Nei tre giorni del convegno sarà esposta nel piazzale interno della Cittadella dei Musei l’installazione artistica itinerante di Zuanna Maria Boscani: l’Ape-Car utilizzata nel realizzazione del film “Per grazia non ricevuta”, nato dalla collaborazione fra Leonardo Boscani, Zuanna Maria Boscani e Joe Perrino.

 

PERFORMANCE (Ottobre)

  • Il 21 ottobre, alle ore 18:30, presso la Cittadella dei Musei, è prevista la performance musicale “Canzoni di malavita” di Joe Perrino con Steve Minnei e Sergio Titus Tifu.
  • Nelle giornate del Convegno sono previste performance estemporanee ad opera di Lara Farci e Gerardo Ferrara (Associazione culturale Itzokor, Cagliari).

 

PRESENTAZIONI E SEMINARI (Novembre)

  • Parte integrante del ciclo di Seminari del Polo Universitario Penitenziario dell'Università di Cagliari è il seminario “In/Out. Percorsi di prigionia e di libertà”, che si terrà nell’Istituto penitenziario di Massama (OR). Andrea Cannas e Tatiana Cossu (Università di Cagliari) proporranno una riflessione, tra antropologia e letteratura, sulla vita umana attraverso l’esame di alcuni miti del mondo antico e una selezione di storie di vita, che narrano di prigionia e ricerca della libertà, tratte dalle canzoni di Fabrizio De André. Con la collaborazione di Gianvito Distefano, Daniela Cossu e Pierangela Defrassu, docenti nell’Istituto Penitenziario di Massama, e il coinvolgimento dei detenuti in una lettura/commento di alcune poesie dell'Antologia di Spoon River, che hanno ispirato De André.
  • Presentazione del libro Raccontare il manicomio di Marina Guglielmi.

Il tema del Convegno è stato preannunciato nella Manifestazione SardiniaArcheoFestival - Rotte e approdi, Cagliari 19-21 luglio 2019 (Hostel Marina, Scalette S. Sepolcro), organizzata dall’Associazione Itzokor, nella conferenza tenuta da Tatiana Cossu e Marco Giuman, In/out. Il concetto di confine come chiave culturale tra antichità e contemporaneità. Uno sguardo tra archeologia e antropologia

https://www.sardiniarcheofestival.it/