Silvia Albertazzi, Belli e perdenti. Antieroi e post-eroi nella narrativa contemporanea di lingua inglese
Abstract
Il saggio di Silvia Albertazzi, Belli e perdenti. Antieroi e post-eroi nella narrativa contemporanea di lingua inglese, propone un’ampia e articolata indagine di romanzi, film e canzoni d'autore, nel cui centro si colloca un loser, un perdente, a volte eroico nel suo fallimento, altre volte rassegnato, altre ancora frustrato dalla propria situazione esistenziale, a seconda del periodo storico di cui è immagine. I falliti post-moderni, infatti, si evolvono nel corso dei decenni che vanno dagli anni Sessanta ai giorni nostri, seguendo il«cambiamento di prospettive storiche e sociali» tuttavia, nonostante lo sviluppo cronologico vada dalla stagione delle rivolte all’era reaganiana fino all’11 settembre, «figure di perdenti, magari non più così belli» come quelle primigenie, popolano continuamente la narrativa contemporanea ma impongono «una rilettura del personaggio» (Introduzione, 9). L’analisi si sofferma, oltre che sull’analisi diacronica del modello, anche su quella “geografica” con un’ampia sezione dedicata alle narrazioni postcoloniali.
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