Gli arcipelaghi e Il Figlio di Bakunìn: l'io narrante tra letteratura e cinema
Abstract
Obiettivo del presente contributo è analizzare la struttura di due noti romanzi sardi, Il figlio di Bakunìn di Sergio Atzeni e Gli arcipelaghi di Maria Giacobbe, caratterizzati da una narrazione in prima persona, e dimostrare come il materiale narrativo è riorganizzato e riplasmato nelle trasposizioni cinematografiche, dirette rispettivamente da Gianfranco Cabiddu (1997) e da Giovanni Columbu (2001). La locuzione impiegata per riferirsi ai film è quella di traduzione intersemiotica, che riprende la terminologia del linguista Roman Jakobson. In questo modo, si vogliono mettere in evidenza l’intento dei registi di ricreare i fili narrativi dei romanzi e la volontà di riproporre, reintepretandoli, i punti di vista di ciascun personaggio. In un secondo momento, l’attenzione sarà rivolta alle scelte linguistiche adottate nei romanzi e nei film.
Downloads
Riferimenti bibliografici
Bibliografia
Aristotele, Poetica, Torino, G. Einaudi, 2008.
Assmann, Aleida, Ricordare. Forme e mutamenti della memoria, Bologna, Il Mulino, 2002.
Atzeni, Sergio, “Un suicidio secco «made in Rdt»”, Il Giorno, 27 maggio 1990.
Atzeni, Sergio, Il figlio di Bakunìn, Palermo, Sellerio Editore, X ed., 2008.
Dusi, Nicola, Il cinema come traduzione. Da un medium all’altro: letteratura, cinema, pittura, Torino, UTET, 2003
Eco, Umberto, Dire quasi la stessa cosa. Esperienze di traduzione, Milano, Bompiani, 2003.
Floris, Antioco (ed.), Nuovo cinema in Sardegna, Cagliari, Aipsa edizioni, 2001.
Floris, Antioco, Le storie del figlio di Bakunìn: dal romanzo di Sergio Atzeni al film di Gianfranco Cabiddu, Cagliari, Aipsa, 2001.
Floris, Antioco, “Tre passi nel cinema”, Lo Straniero, X.74-75 (agosto/settembre 2006): 61-79.
Genette, Gérard, Finzione e dizione, (trad. it Sergio Atzeni, Parma, Nuova Pratiche Editrice, 1994.
Genette, Gérard, Figure III. Discorso del racconto, Torino, Einaudi, 2006.
Giacobbe, Maria, Gli arcipelaghi, Nuoro, Il Maestrale, IV ed., 2008.
Hein, Christoph, La fine di Horn, Roma, Edizioni e/o, 2003.
Lavinio, Cristina, “Tecnica del frammento e sperimentazione linguistica”, Marci - Sulis 2001: 65-79.
Marci, Giuseppe (ed.), Scrivere al confine: radici, moralità e cultura nei romanzi sardi contemporanei, Cagliari, CUEC, 1994.
Marci, Giuseppe, Sergio Atzeni: a lonely man, Cagliari, CUEC, 1999.
Marci, Giuseppe – Sulis, Gigliola (eds.), Trovare racconti mai narrati, dirli con gioia. Convegno di studi su Sergio Atzeni, Cagliari, CUEC, 2001.
Morandini, Morando, recensione de “Il figlio di Bakunìn”, Il Giorno, 17 ottobre 1997.
Nergaard, Siri (ed.), Teorie contemporanee della traduzione, Milano, Bompiani, 2002.
Olla, Gianni, Dai Lumière a Sonetàula. 109 anni di film, documentari, fiction e inchieste televisive sulla Sardegna, Cagliari, CUEC, 2009.
Pigliaru, Antonio, Il codice della vendetta barbaricina, Nuoro, Il Maestrale, 2006.
Pinna, Salvatore, Guardarsi cambiare. I sardi e la modernità in sessanta anni di cinema documentario, Cagliari, CUEC, 2010.
Piras, Simonetta – Tavolacci, Francesca – Floris, Antioco, “Il cinema e gli arcipelaghi”, Portales, I.1 (agosto 2001):181-191.
Pitzalis, Marco, “Gli Argonauti del Mediterraneo occidentale. Spunti per una lettura sociologica del cinema di finzione in Sardegna”, Studi culturali, IX.2 (agosto 2012).
Sulis, Gigliola, “La scrittura, la lingua e il dubbio sulla verità”, La Grotta della vipera, XX.66-67 (1994).
Tanda, Nicola, “Gli arcipelaghi di Maria Giacobbe tra ethos barbaricino e mito classico”, Itinera: studi in memoria di Enzo Cadoni, Ed. Francesco Mulas, Sassari, EDES, 2000: 19-30.
Weinrich, Harald, Lete. Arte e critica dell’oblio, Bologna, Il Mulino, 1999.
Filmografia
Il figlio di Bakunìn, Dir. Gianfranco Cabiddu, Sciarlò - Italia, 1997 (ed. dvd collana “La biblioteca dell’identità” de “L’Unione Sarda”).
Arcipelaghi, Dir. Giovanni Columbu, Ipotesi Cinema Sire e 13 Production - Italia, 2001 (ed. dvd collana “La biblioteca dell’identità” de “L’Unione Sarda”).
Informazioni sul copyright
Questa licenza permette a terzi di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire, recitare e modificare quest'opera, purché vengano citati l'autore e la rivista. Questa è la più ampia tra le licenze Creative Commons, rispetto alle libertà concesse a terzi sulle opere licenziate sotto Attribuzione.