La prospettiva straniante della scienza in un’utopia di Eduardo Holmberg: Olimpio Pitango de Monalia (1915)

Abstract

Si è soliti pensare all’utopia come un genere con un interesse prevalentemente socio-politico e un’attitudine rivoluzionaria rispetto a uno status quo. Questo articolo riflette sull’impossibilità di individuare un intento comune e originario alla base del genere utopico, in particolare quello di uno straniamento cognitivo inteso come approccio epistemologico critico-dialettico, liberatorio, e dubitativo. L’analisi di un romanzo utopico dello scrittore argentino Eduardo Holmberg mostra come la presenza di un procedimento straniante non conduca necessariamente a problematizzare fatti sociali ritenuti ‘naturali’, ma possa al contrario servire per persuadere della maggiore validità e naturalità di un altro ordine sociale rispetto a quello vigente. L’articolo propone quindi una chiave di lettura dei testi utopici in relazione al problema del male, e suggerisce di ampliare il significato del termine ‘straniamento’ in relazione ai diversi scopi che possono soggiacere a uno stesso procedimento letterario.