Simulacri dell’invisibile: voce umana e strumenti musicali nel Romanticismo tedesco

  • Giovanna Cermelli Università di Pisa
Parole chiave: E.T.A. Hoffmann, Romanticism, Simulacra, Musical instruments, Human voice

Abstract

Il rango assunto dalla musica strumentale nell’estetica del romanticismo tedesco si accompagna, come è noto, nella prassi musicale dell’epoca a un perfezionamento della tecnica di costruzione degli strumenti musicali. Anche in letteratura l’interesse per la meccanica strumentale si riscontra in diversi autori, collegandosi alla fascinazione/demonizzazione nei confronti della tecnologia in generale.  Sempre più spesso agli strumenti viene attribuita una voce che si pone in concorrenza con la voce umana, ora come imitazione, ora come superamento e potenziamento.  In particolare nell’opera di E. T. A. Hoffmann, lo scrittore che più di ogni altro dispone di competenze musicali professionali, strumento e voce umana (quest’ultima intesa come manifestazione immediata dell’anima) sono oggetto di una serie di scambi, mutazioni e sostituzioni che creano un fitto intreccio fra ciò che si presenta come ‘naturale’ e ciò che è artificio (o illusionismo). Interessanti in particolare i casi del violino nel racconto  Rat Krespel e dell’Unsichtbares Mädchen nel romanzo Kater Murr.

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Pubblicato
2022-11-24
Come citare
Cermelli, G. (2022). Simulacri dell’invisibile: voce umana e strumenti musicali nel Romanticismo tedesco. Between, 12(24), 125-142. https://doi.org/10.13125/2039-6597/5163