Lo slabbrarsi dell'io nelle prose brevi di Tozzi
Abstract
L'articolo considera i modi in cui viene a configurarsi la dinamica psichica nelle prose brevi di Federigo Tozzi, genere di testi che oscilla tra autoriflessione, prosa lirica e racconto, e che risponde a una posizione poetologica di superamento del naturalismo Attraverso un´analisi testuale e intratestuale di motivi e stilemi ricorrenti nelle raccolte Barche capovolte, Bestie, Cose e Persone si rileva che il soggetto che parla nei pezzi confluiti in quelle opere appare esposto al fenomeno di un sovrapporsi dei rapporti fra percepito e immaginato nonché a un confondersi degli stessi limiti spaziali e temporali in cui si pretendono calate le sue esperienze. Questo io avvia una comunicazione con l’altro (con oggetti di una realtà allo stesso tempo interiore ed esteriore considerata animata e provvista d’intenzionalità) per indagare proprio l'enigmatico moltiplicarsi o piuttosto slabbrarsi del sé. Ed è una comunicazione destinata a restare inevitabilmente in sospeso. Nell'elaborazione di quei motivi lascia certamente un segno anche la lettura degli studi psicologici di William James. Dai lavori letterari e dalle lettere di Tozzi appare in modo evidente che alcune delle tesi dello studioso americano, fra cui quelle sulla coscienza, sono da lui accolte con interesse e da lui sottoposte a una libera elaborazione in funzione letteraria, nel rispetto delle proprie posizioni poetologiche.
Downloads
Riferimenti bibliografici
Anderson, Loredana, “Tozzi´s reading, 1901-1918”, Modern Languages Notes, 105.1 (1990): 119-137, https://www.jstor.org/stable/2905128 (ultimo accesso 14/11/2020).
Bertoncini, Giancarlo, “Bestie. La corrente della coscienza”, Narrazione breve e personaggio, Macerata, Quodlibet, 2005: 183-199.
Bontempelli, Massimo, L´avventura novecentista, Firenze, Vallecchi 1938.
Baccarini, Elisabetta, “Tozzi e gli aforismi della Barche capovolte”, Bollettino ’900, 1 (2001), http://riforma.net/index.php/Studi_biblici/Luca_18:1-8 (ultimo accesso 24/11/2018).
Baldacci, Luigi, Tozzi moderno, Torino, Einaudi, 1993.
Boccaccini Federico, “Uno scetticismo triste. Tozzi e la cultura psicologica del primo Novecento”, Federigo Tozzi in Europa. Influssi culturali e convergenze artistiche, Eds. R. Castellana - I. de Seta, Roma, Carocci, 2017: 135-147.
Bodei, Remo, Destini personali. L´età della colonizzazione delle coscienze, Milano, Feltrinelli, 2009.
Castellana, Riccardo, “Procedimenti analogici e costruzione del ‘correlativo oggettivo’ nelle descrizioni tozziane”, Moderna, IV (2002), 2: 59-76.
Id., “Tozzi Bildungsroman e realismo magico”, Federigo Tozzi. Bibliografia delle opere della critica (1901-2007), Ed. R. Castellana, Pontedera, Bibliografia e Informazione, 2008: 9-34.
Id., Parole cose persone. Il realismo modernista di Tozzi, Pisa-Roma, Serra, 2009.
Castellana, Riccardo - de Seta, Ilaria (eds.), Federigo Tozzi in Europa. Influssi culturali e convergenze artistiche, Roma, Carocci, 2017.
Debenedetti, Giacomo, Il romanzo del Novecento, Milano, Garzanti, 1992.
Farinelli, Patrizia, “Interrogare i segni. Forme mutile di dialogicità in Bestie di Tozzi”, Soliloqui e tradimenti. Narrativa italiana tra modernismo e postmoderno, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2017: 1-21.
Franzese, Sergio, “Introduzione”, James, William, Saggi di empirismo radicale, Ed. Sergio Francese, Macerata, Quodlibet, 2009: VII-XXVII.
James, William, “La nozione di coscienza”, Saggi di empirismo radicale, Macerata, Quodlibet, 2009: 100-111.
Id., Principi di psicologia, trad. it., Milano, Società editrice libraria, 1901.
Id., Gli ideali della vita, trad. it., Torino, fratelli Bocca, 1906.
Luperini, Romano, Federigo Tozzi: le immagini, le idee, le opere, Roma, Laterza, 1995.
Marchi, Marco, Federigo Tozzi. Ipotesi e documenti, Genova, Marietti, 1993.
Id., Immagine di Tozzi, Firenze, Le Lettere, 2007.
Marchiori, Fernando, “Apparizione e transito. Le bestie senza favola”, Federigo Tozzi, Bestie, Ed. F. Marchiori, Lecce, Manni, 2001: 66-111.
Martini, Martina, Tozzi e James. Letteratura e psicologia, Firenze, Olschki, 1999.
Nietzsche, Friedrich, Jenseits von Gut und Böse, Stuttgart, Kröner, 1976, trad. it. di Ferruccio Masini, Opere di Friedrich Nietzsche, vol. VI, t.2, Milano, Adelphi, 1977.
Petroni, Franco, “La poetica le strutture narrative”, Allegoria, VII.20 (1995): 51-67.
Id., “Bestie di Federigo Tozzi. La logica simmetrica e reversibilità temporale”, Allegoria, VIII.23 (1996): 44-68.
Id., “La funzionalità narrativa della descrizione di Bestie di Federigo Tozzi”, Moderna, IV.2 (2002): 77-88.
Prete, Antonio, “Spaesamento e atonia nella prosa breve di Tozzi”, Moderna, IV.2 (2002): 125-128.
Ratschow, Sophie, Fragmente der Unruhe. Simulierte Seelenzustände in Bestie von Federigo Tozzi, Berlin, Frank & Timme, 2016.
Secchieri, Filippo, “Tozzi e l’orbita frammentaria”, Federigo Tozzi e le forme della discontinuità, Ed. Paolo Benzoni, Interva(le)s, VI (2012): 21-28.
Tortora, Massimiliano, “Il valore dell´esperienza e l´insufficienza del ricordo”, «La punta di diamante di tutta la sua opera». Sulla novellistica di Federigo Tozzi, Atti del convegno di Perugia 14-15 novembre 2012, Ed. M. Tortora, Perugia, Morlacchi, 2014: 121-138.
Tozzi, Federigo, “Cose e Persone. Inediti e altre prose”, Opere, vol. IV, Ed. Glauco Tozzi, Firenze, Vallecchi, 1981.
Id., Novale, Ed. Marco Marchi, Firenze, Le Lettere, 2007.
Id., Pagine critiche, Ed. Giancarlo Bertoncini, Pisa, ETS, 1992.
Id., Opere. Romanzi, Prose. Novelle. Saggi, Ed. Marco Marchi, Milano, Mondadori, 2001, 4 ed.
Ubaldini, Cristina, “Federigo Tozzi: la poesia del non sapere ‘ridire’”, Poeti e Poesia, 2008, 14: 180-191.
Informazioni sul copyright
Questa licenza permette a terzi di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire, recitare e modificare quest'opera, purché vengano citati l'autore e la rivista. Questa è la più ampia tra le licenze Creative Commons, rispetto alle libertà concesse a terzi sulle opere licenziate sotto Attribuzione.