Il tessitore di fiabe: Garrone e Il racconto dei racconti (dalla sceneggiatura al film)
Abstract
Il saggio istituisce un confronto tra Il racconto dei racconti di Matteo Garrone e Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile, la raccolta di fiabe seicentesca dalla quale il film è liberamente tratto. Dopo aver evidenziato la specularità delle poetiche di Garrone e Basile (l’attenzione al corpo deforme, la compresenza di attraente e respingente, etc.), l’analisi si concentra sulle strategie dell’adattamento (il recupero della cornice narrativa, l’importanza accordata alle figure femminili, la scelta linguistica). Viene poi indagato l’aspetto plastico del film che è percorso da violenti contrasti luministici di ispirazione caravaggesca volti a mimare il contrasto tra bene e male. Una grande attenzione è infine rivolta alla sceneggiatura, inedita, del film nella sua versione italiana e inglese che viene analizzata a livello di architettura narrativa, resa dei personaggi, e aspetto linguistico. Dall’indagine emerge la complessità del lavoro compiuto da Garrone, abile nell’aver restituito i diversi strati, i molteplici livelli di senso della raccolta di Basile riplasmandoli secondo la propria e inconfondibile poetica.
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