Frontiere, confini, limiti: e la geografia?

  • Marcello Tanca Università di Cagliari
Parole chiave: Suddivisione, Frontiera, Confine, Geografia, Epistemologia

Abstract

“Geografico” è l’aggettivo che disegna non ciò che va concepito come contrapposto a “culturale” ma come il risultato dell’incontro, dell’esplorazione e delle traiettorie culturali che gli uomini stabiliscono e  realizzano a contatto con la realtà terrestre e con la loro società. Lo storico Lucien Febvre, allievo e amico di Paul Vidal de La Blache, scriveva che «nessun problema è più importante, in geografia, di quello delle suddivisioni». Al concetto di  “confine naturale” (che fino al ‘700 indica un elemento fisico dotato di maggiore visibilità e stabilità rispetto ad una qualsiasi opera dell’uomo) nel corso del XVIII sec. si sovrappone il problema della suddivisione, ossia dell’individuazione di un criterio per suddividere la superficie della terra in parti. Ora, poiché l’evidenza di ogni rappresentazione geografica è in realtà il prodotto di un meccanismo performativo autoreferenziale (Dematteis) che fa sì che noi contribuiamo con le nostre pratiche collettive ad attribuire un senso ed una funzione simbolica agli oggetti fisici, frontiere confini e limiti da questo punto di vista perdono la loro fissità e connotazione “naturale”, per assumere i diversi significati cognitivi, politici e simbolici che gli uomini elaborano.

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Biografia autore

Marcello Tanca, Università di Cagliari
Nato a Cagliari il 17.03.1975, è ricercatore confermato di Geografia presso l’Università degli Studi di Cagliari. Svolge attività di ricerca sul ruolo, fondamentale e strategico, della geografia all’interno delle dinamiche culturali della modernità e dei suoi orizzonti epistemologici e metodologici, con particolare attenzione per i suoi legami con la filosofia e altre scienze sociali. Un altro campo è quello della geografia culturale e del paesaggio. Pubblicazioni recenti: “Forma ed esperienza della geografia culturale”, Percorsi di Geografia. Tra cultura, società e turismo, Ed. L. Mercatanti, Bologna, 2008; “La geografia del viaggiatore filosofo: Hermann Keyserling”, Ambiente Società territorio. Geografia nelle Scuole, LIII, n.s. VIII, n. 5 (settembre/ottobre 2008); “L’«imperfezione» sostenibile del paesaggio sardo. Note sul Piano paesaggistico regionale”, Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Cagliari, n.s. XXVI (vol. LXIII), 2008; “Il paesaggio: “parte” o “dimensione” del territorio? Alcune riflessioni”, Paesaggi e sviluppo turistico: Sardegna e altre realtà geografiche a confronto, Roma 2009; Permanenza e mobilità. La geografia della popolazione e l’illusorietà dell’immagine geografica”, Dove finisce il mare, Eds. M. Iorio - G. Sistu, Sandhi, 2010.

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Pubblicato
2011-11-29
Come citare
Tanca, M. (2011). Frontiere, confini, limiti: e la geografia?. Between, 1(1). https://doi.org/10.13125/2039-6597/332
Sezione
Geocritica, geopolitica: lo sguardo dell'altro