Oriente e Occidente
Abstract
Il contributo prova ad analizzare in che modo e in che senso la divisione di Oriente e Occidente trovi posto nella riflessione storiografica moderna e nel linguaggio politico. L’idea moderna d’Oriente si forma nel Settecento, dopo oltre un secolo di commerci portoghesi, olandesi, inglesi e missioni gesuitiche, e si precisa nell’Ottocento quando sorge l’Orientalismo, ovvero ricerche, non solo linguistiche, rivolte fuori della cultura europea ipostatizzata come Occidente; eppure già nella sua primordiale fisionomia moderna la dicotomia pare esprimere l’antitesi artificiosa tra un termine culturale e vagamente geografico – L’Oriente – e un concetto strettamente politico – L’Occidente.
La divisione Oriente – Occidente ha perso significato e adesso lascia il posto ad una nuova opposizione cristiano-islamica, non religiosa ma ideologica, presentata come conflitto di civiltà. Ma le civiltà non sono mai in conflitto; in conflitto sono gli interessi. Di fatto questa polemica perniciosa ricopre la lotta tra la volontà occidentale di dominio nel Medio Oriente e la resistenza ad essa, di cui l’una ha trovato rifugio nella retorica della globalità, l’altra è stata assunta da un militantismo che spinge le concezioni coraniche a interpretazioni estreme le quali rifiutano non solo la modernità ma la stessa tradizione islamica.
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