Fabio Vighi, Sexual difference in European Cinema. The curse of Enjoyment

  • Emanuela Patti Università di Cagliari

Abstract

Seguendo un approccio critico che, sulla scia del pensiero di Slavoj Zižek, esplora il profondo legame tra finzione cinematografica e psicanalisi, va subito detto che questo saggio aggiunge un fondamentale tassello nel filone dei recenti sviluppi della teoria lacaniana offrendo una radicale rilettura del cinema europeo del Dopoguerra. Intesa come schermo della fantasia, la narrativa filmica è qui assunta come (pre)testo per esplorare il tema della differenza sessuale (sexual difference) quale paradigma di riferimento alla distanza incolmabile tra uomo e donna e svelare la discrepanza e i legami tra la realtà e il Reale del godimento, da cui deriva la provocatoria tesi lacaniana “non c’è rapporto sessuale”. Rohmer, Fellini, Buñuel, Pasolini, Almodóvar, Antonioni e Bergman sono solo alcuni dei registi attraverso i quali Vighi analizza i diversi modi di concepire il vuoto traumatico che alimenta il desiderio tentando di identificare, con sguardo politico, il nocciolo represso che struttura la nostra esperienza come soggetti immersi in uno specifico contesto socio-simbolico.

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Biografia autore

Emanuela Patti, Università di Cagliari
Emanuela Patti, borsista presso lo University College di Londra, è docente a contratto di Lingua inglese e Lingua italiana L2 all’Università di Cagliari. Attualmente è Visiting Professor presso l’IN3 dell’Universitat Oberta de Catalunya – Barcellona.

Riferimenti bibliografici

Pubblicato
2011-11-25
Come citare
Patti, E. (2011). Fabio Vighi, <i>Sexual difference in European Cinema. The curse of Enjoyment</i&gt;. Between, 1(2). https://doi.org/10.13125/2039-6597/296
Sezione
Recensioni/Between the Texts: A cura di Giulio Iacoli e Marina Guglielmi