Un pallido orizzonte di confine: i romanzi ‘giapponesi’ di Kazuo Ishiguro
Abstract
Nonostante Kazuo Ishiguro sia considerato uno dei maggiori romanzieri della letteratura contemporanea scritta in inglese, è nato in Giappone, e si è trasferito in Gran Bretagna da bambino. Durante i primi anni della sua carriera ha ambientato alcuni suoi romanzi e racconti nella sua madrepatria. Il Giappone che vi descrive si ispira ai suoi ricordi d’infanzia, alle scene viste nei film giapponesi e agli stereotipi che i lettori occidentali hanno del paese del Sol Levante.
Attraverso i suoi romanzi, Ishiguro riduce le distanze tra l’Oriente e l’Occidente con un uso particolare della lingua inglese, descritta dallo stesso autore come ‘pseudotranslation’ o ‘translationese language’. Decidendo di ambientare i suoi primi romanzi e racconti in Giappone, lo scrittore svolge il ruolo di un traduttore che traduce in inglese un romanzo in giapponese che non esiste nella realtà. In questo modo Ishiguro si comporta come un traduttore che usa la lingua inglese per spiegare ai lettori occidentali la cultura giapponese e per ridurre il confine tra Oriente e Occidente e tra le due tradizioni.
Downloads
Riferimenti bibliografici
Ishiguro, Kazuo, “A Strange and Sometimes Sadness”, Bananas, June 1980: 13-32; Introduction 7: Stories by New Writers, Ed. Ishiguro K., London, Faber & Faber, 1981: 13-27; anche in Ishiguro, Kazuo, Early Japanese Stories, London, Belmont Press, 2000: 13-32.
Id., “A Family Supper”, Firebird 2: Writing Today, Ed. Binding T. J., Harmondsworth, Penguin, 1983: 121-131; The Penguin Book of Modern British Short Stories, Ed. Bradury M., Harmondsworth, Penguin, 1987: 434-442; Esquire, March 1990: 207-211; anche in Ishiguro, Kazuo, Early Japanese Stories, London, Belmont Press, 2000: 33-45.
Id., “The Summer after the War”, Granta 7, Harmondsworth, Granta/Penguin, 1983: 120-137; anche in Ishiguro, Kazuo, Early Japanese Stories, London, Belmont Press, 2000: 46-70.
Id., A Pale View of Hills (1982), New York, Vintage International, 1990.
Id., A Pale View of Hills (1982), trad. giapp. di T. Onodera Onnatachi no Tooi Natsu, Tokyo, Tsukumashobo, 1984.
Id., An Artist of the Floating World (1986), New York, Vintage International, 1990.
Id., An Artist of the Floating World (1986), trad. giapp. di S. Tobita Ukiyo no Gaka, Japan, Chuokoron-Sha, 1992.
Id., The Remains of the Day, London, Faber & Faber, 1989.
Id., Early Japanese Stories, London, Belmont Press, 2000.
Kinoshita, Takeshi, “Kazuo Ishiguro ni Okeru Sensousekinin”, Suiseitsushin, 26 (settembre-ottobre 2008): 124-133.
Mason, Gregory, “Inspiring Images: the Influence of the Japanese Cinema on the Writings of Kazuo Ishiguro”, East West Film Journal, Honolulu, 3:2 (June 1989): 39-51.
Id., “An Interview with Kazuo Ishiguro”, Contemporary Literature, 30:3 (Autumn 1989): 335-347.
Said, Eduard W., Orientalism (1978), trad. it. di S. Galli, Orientalismo, , Torino, Bollati Boringhieri, 1991.
Vorda, Allan – Herzinger, Kim, “Stuck on the Margins: an Interview with Kazuo Ishiguro”, Face to Face: Interviews with Contemporary Novelists, Ed. Allan Vorda, Houston, Rice University Press, 1993: 1-35.
Informazioni sul copyright
Questa licenza permette a terzi di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire, recitare e modificare quest'opera, purché vengano citati l'autore e la rivista. Questa è la più ampia tra le licenze Creative Commons, rispetto alle libertà concesse a terzi sulle opere licenziate sotto Attribuzione.