Sergio Waisman, Borges e la traduzione. L’irriverenza della periferia
Abstract
La dicotomia centro-periferia è il perno intorno al quale Sergio Waisman articola il suo studio sul rapporto tra Jorge Luis Borges e la traduzione. Strutturando l’analisi secondo un movimento che procede dal generale al particolare e viceversa, Waisman inizia proponendo una panoramica storico-culturale dell’Argentina agli albori dell’attività di Borges; successivamente egli prende in considerazione le principali e più feconde idee dell’autore sulla traduzione, focalizzando l’attenzione su una selezione ragionata di scritti; infine rilancia il discorso esaminando il pensiero di Borges in relazione a quello di altri scrittori e pensatori del XX secolo, dedicando un intero capitolo al rapporto di questi con James Joyce.
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