L’assistente ingrato: accademia e coercizione
Abstract
Ai tempi della famigerata Riforma Gentile (1923) della Scuola e dell’Università vigeva, sia pur in condizioni non poco differenti dall’oggi sul piano sociale e culturale, il Ruolo Unico della docenza universitaria. Ruolo Unico e concorso nazionale, direttamente gestito dal Ministro, il quale talora interveniva non poco pesantemente in scelte di indubbia delicatezza. Un caso celebre lo ricorda Leonardo Sciascia nel suo La scomparsa di Majorana; l’oggetto era il concorso a cattedra di Fisica Teorica con tre posti a bando in tutta Italia. La terna era già bella che decisa e forse Majorana prese gusto a far saltare i giochi (lui che si dilettava, con antesignano piglio interdisciplinare, in applicazioni della statistica nelle scienze sociali e nella fisica), presentandosi e mettendo in imbarazzo lo stesso Fermi; con l’effetto, nefasto, di far fuori il terzo vincitore in pectore, alias Giovanni Gentile junior.
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Riferimenti bibliografici
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