Ariaferma
Designing Relationship Spaces in Prison
Abstract
Il contributo qui presentato prende in esame il tema della relazione educativa in carcere, in particolare nelle sezioni di alta sicurezza a partire dalla visione del film del regista Leonardo Di Costanzo “AriaFerma”. Un film che richiama il tema della relazione interpersonale come spazio di vita, di respiro, di aria, in condizioni di reclusione di massima sicurezza; un’occasione di scambio, di dialogo e di incontro formativo per offrire al soggetto recluso la possibilità di riflettere su di sé e di sperimentare modi diversi di comunicare, di relazionarsi e di vivere la carcerazione come opportunità. La relazione educativa e di aiuto è un tema al centro della ricerca e della riflessione pedagogica anche – e soprattutto – in contesti di marginalità e disagio sociale e in primis, in ambito penitenziario.
L’esperienza della relazione educativa in carcere, attraverso percorsi opportunamente progettati, diventano chance tras-formative. Nella parte finale del contributo viene preso in esame un percorso formativo con l’utilizzo di metodologie narrative e autobiografiche effettuato nella sezione di alta sicurezza dell’istituto penitenziario “Gazzi” di Messina dove risiedono donne implicate in particolare (ma non solo) in reati di mafia.
Parole – chiave: relazione educativa, formazione, donne recluse e mafia, narrazione autobiografica.
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