The uses of silence: Researching sexual harassments against female domestic workers in Brazil
Abstract
In questo articolo analizzo l’esperienza del silenzio in due ricerche sul campo in Brasile, a Rio de Janeiro, durante le quali ho indagato il tema delle molestie sessuali contro le lavoratrici domestiche da parte dei loro datori di lavoro. Nella prima ricerca ho intervistato un gruppo di uomini che si auto-identificano come bianchi di classe medio-alta. Con l’obiettivo di studiare i processi di apprendimento della bianchezza e della mascolinità, ho affrontato il tema dell’“iniziazione sessuale” con le lavoratrici domestiche. Gli uomini hanno presentato queste “iniziazioni sessuali” come una forma di “normale” violenza, ben conosciuta nella società brasiliana. Benché per questi uomini fosse facile nominare queste molestie, ho dovuto confrontarmi con il modo in cui essi silenziavano le molteplici forme di dominazione racchiuse in esse (sessuale, razzista e di classe). Nella seconda ricerca sul campo, ho intervistato lavoratrici domestiche e attiviste del sindacato delle lavoratrici domestiche (entrambi per la maggioranza nere) riguardo al problema delle molestie sessuali da parte dei datori di lavoro. A differenza degli uomini, per le lavoratrici domestiche è stato assai più difficile parlare di questo tema: il silenzio è stato il codice comunicativo più diffuso per riferirsi a questa esperienza. Ho dovuto quindi trovare le parole adatte per affrontare l’argomento. Mettendo a confronto queste due esperienze di ricerca, rifletto infine su come il silenzio può essere sia un modo per legittimare relazioni di potere, sia contrastarle.- The uses of silence. Researching sexual harassment against female domestic workers in Brazil (English)
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