John Fante e la poetica del fallimento. Conflitti etnici e generazionali nella Los Angeles suburbana di My Dog Stupid
Abstract
Il saggio tenta di offrire diverse prospettive di analisi del romanzo meno considerato dello scrittore italiano americano John Fante, My Dog Stupid (1986). Questo romanzo autobiografico è l’unico della produzione di Fante a essere ambientato nello stesso periodo in cui è stato scritto, la Los Angeles degli anni Sessanta. Dopo una breve ricognizione del processo creativo e editoriale del romanzo, che è stato pubblicato postumo, viene offerta un’analisi intertestuale con altri romanzi di Fante in cui si manifestano tratti etnici nelle relazioni padre-figlio. Di seguito, il saggio fornisce una panoramica del contesto sociale e culturale degli anni Sessanta nei sobborghi di Los Angeles, con riferimento ai Watts Riots e alla nascente scena rock di Los Angeles, e di come questo contesto sia riflesso nel romanzo. Infine, verrà tentata una sintesi fra due interpretazioni critiche del romanzo, quella di Richard Collins, basata su una lettura etnica-nostagica, e quella di Emanuele Pettener, basata invece sull’umorismo. Viene quindi riscontrato quanto l’umorismo, della satira e l’ironia siano tratti fondamentali nell’opera di Fante.
Parole chiave: studi italo-americani; John Fante; anni ’60 nordamericani; periferia di Los Angeles; critica letteraria
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