I nuovi orientamenti dell’Archeologia Cristiana in Sardegna
Abstract
Il ventennale dalla fondazione del Dipartimento di Scienze Archeologiche e Storico-artistiche dell’Università degli Studi di Cagliari è sembrato un’occasione importante per tracciare un bilancio delle attività ed insieme uno status quaestions dell’Archeologia Cristiana in Sardegna, disciplina “giovane” rispetto alla Preistoria o all’Archeologia classica. Si è ripercorso, quindi, il cammino, a partire dalle prime scoperte avvenute nel Seicento dei cuerpos santos, che segnarono l’inizio degli studi sulle antichità cristiane nell’isola, sino ad oggi, evidenziando anche l’evoluzione della metodologia di ricerca, i problemi e le prospettive.
20 years from the birth of the Dipartimento di Scienze Archeologiche e Storico-artistiche at the University of Cagliari offer an important opportunity to think about the status of Christian Archaeology in Sardinia, a “young” subject in comparison with Prehistory and Greek and Roman Archaeology. So, I tried to follow the development of the Christian Archaeology, starting from the first discoveries, which appeared during the 16th century, when cuerpos santos (martyrs’ relics) were brought into light. At that moment, we can say that interest for early Christian people and their archaeological attestations was born. Going on to analyse the following period, I arrived until the present time, putting in evidence the different methodologies, together with the problems and the future prospects.