La Sardegna e la Grecia tra il XVI e il IX secolo a.C.: riflessioni sulle architetture idrauliche
Abstract
Il presente contributo si inserisce nell’ambito degli studi sulle architetture idrauliche mediterranee e in particolare indaga quelle categorie architettoniche che nella seconda metà del II millennio a.C. testimoniano, in Sardegna e in Grecia, l’impiego di tecniche e soluzioni architettoniche affini. Fra queste, la diffusione delle camere di raccolta idrica circolari sembra documentare una tradizione architettonica mediterranea di ampio respiro. I passaggi a luce ogivale delle riserve idriche a Tirinto e Micene e dei probabili ponti micenei, invece, trovano confronti nel XIII secolo a.C. nel mondo ittita e nuragico. A contatti fra le due aree in esame, infine, sembra ricondurre la copertura ad architravi digradanti nelle scalinate dei pozzi egei e dei templi dell’acqua nuragici.
This paper is a contribution to studies on the mediterranean hydraulic architectures, and in particular has the aim to investigate those architectural categories that, in the second half of the II millennium B.C., reveal similar techniques and architectural solutions in Sardinia and Greece. Among these, the diffusion of circular chambers of water collecting seems to document a widespread mediterranean architectural tradition. The corbelled arched passages of the water supplies at Tiryns and Mycenae and of the probably mycenean bridges find comparisons in the hittite and nuragic world during the thirteenth century B.C. The descending lintels coverage in the stairways of nuragic water temples and aegean wells, then, seems to document influences between Sardinia and Greece.