La damnatio ad metalla degli antichi cristiani: miniere o cave di pietra?
Abstract
Il tema della damnatio ad metalla è intimamente legato alla veicolazione del cristianesimo: in Sardegna, le notizie relative
alle vicende dei martiri Callisto, di certo condannato eis métallon, Ponziano e Ippolito, presumibilmente esiliati, offrono un quadro
frammentario delle condizioni, dei tempi e dei luoghi in cui quegli avvenimenti si verificarono. In base al dibattito culturale in corso
i damnati avrebbero scontato la pena o nelle aree minerarie del Sulcis oppure nella costa gallurese, dove si estraeva il granito. Analiz-
zando l’istituto penale in oggetto e, ripercorrendo l’evoluzione del significato del termine metallum, risulterà plausibile accogliere la
possibilità di intendere la locuzione ad metalla nella duplice valenza di condanna ai lavori forzati nelle miniere o nelle cave.
The damnatio ad metalla issue is deeply linked to the spread of Christianity: in Sardinia evidence is patchy about time frame
and location where martyrs Callisto (surely condemned eis métallon), Ponziano and Ippolito (both seemingly sent to exile) were kept.
Recent research has shown that the condemned have served either in the mining areas of Sulcis or in the Gallura coast where granite
was quarried. The analysis of the penal institution and the evolution of the meaning of the term metallum confirm that the expression
ad metalla has the dual meaning of hard labour in mines and in quarries