Introduction: Disciplinary cartographies and connectors

  • Francisco Martínez University of Leicester, Regno Unito

Abstract

Questa sezione tematica esplora e problematizza i confini disciplinari dell’antropologia europea studiando le condizioni mutevoli del nostro lavoro e il cambiamento dei centri di gravità sul campo. Gli autori sono stati invitati a riflettere su ciò che il concetto di “antropologia europea” porta effettivamente in primo piano, mentre si lavora in un contesto di relazioni epistemiche, condizioni di lavoro, valutazione istituzionale e rivendicazioni di validità disciplinare mutevoli. Questa serie di articoli e commenti propone di affrontare l’antropologia europea come un tipo specifico di relazione tra località e professionisti, non come un’essenza. Polemicamente, sosteniamo che l’antropologia europea non esiste come entità unica e facile da definire proprio perché supera le sue condizioni di possibilità e va oltre le relazioni geografiche e le separazioni. Inoltre, poniamo come problematica non solo la congiunzione dell’aggettivo europeo e del sostantivo antropologia, ma anche la posizione separata di ciascuno di essi e quali tipi di relazioni si stabiliscono di conseguenza (possesso, collocazione, aspirazione, rifiuto e così via). Possiamo concludere dicendo che una caratteristica chiave che caratterizza l’antropologia europea è il suo carattere transnazionale – che moltiplica le relazioni con ciò che è stato tradizionalmente considerato non-antropologico ed extraeuropeo, e che turba i confini della disciplina.

Pubblicato
2019-12-29
Come citare
Martínez, F. (2019) Introduction: Disciplinary cartographies and connectors, Anuac, 8(2), pagg. 125-142. doi: 10.7340/anuac2239-625X-3630.
Sezione
Thematic section: Changing margins and relations within European anthropology