Cartografare paesaggi sonori: Un itinerario etnografico nella rete degli Uditori di Voci

  • Massimiliano Minelli Università di Perugia, Italia

Abstract

L’esperienza di “sentire le voci” è al centro dell’azione e del discorso politico del Movimento degli uditori di voci. Recentemente il Movimento ha contribuito a un dibattito pubblico relativo al riconoscimento di questa esperienza extra-ordinaria, lottando contro i processi di stigmatizzazione dei pazienti psichiatrici e promuovendo nuove relazioni di potere nel campo psichiatrico. Condividendo l’esperienza uditiva delle voci, infatti, le persone sperimentano pratiche dialogiche ed esplorazioni innovative della vita quotidiana. Il percorso sperimentale intrapreso può contribuire a una riflessione sull’intimo rapporto fra la corporeità, multisensorialità e place-making. In questo articolo propongo una esplorazione di alcuni aspetti di questa pratica, attraverso un’etnografia realizzata insieme a un gruppo di uditori di voci, in Italia. In particolare, concentrandomi sulla conoscenza situata dei paesaggi sonori, cerco di cartografare i concatenamenti tra voce, movimento e immaginazione, come forme di deterritorializzazione e come possibile contributo al confronto politico-culturale in corso.

Pubblicato
2017-12-31
Come citare
Minelli, M. (2017) Cartografare paesaggi sonori: Un itinerario etnografico nella rete degli Uditori di Voci, Anuac, 6(2), pagg. 219-243. doi: 10.7340/anuac2239-625X-3153.
Sezione
Sezione tematica: Paesaggi sonori e etnografie del silenzio