Lito-poiesi: Per un’antropologia delle capanne in pietra a secco pugliesi

  • Marco Miosi Università di Perugia, Italia

Abstract

Come spiegare la diversità morfologica delle costruzioni in pietra a secco che si trovano nella regione Puglia? La loro diversità si manifesta principalmente nell’aspetto esteriore rispetto alla struttura che invece rimane invariante (tholos, tecnologia della pietra a secco). In polemica con le teorie precedenti, l’autore indica con lito-poiesi il processo di fabbricazione non solo funzionale ma anche simbolica e agentiva che ha visto impegnate, con gradi diversi di savoir-faire, le maestranze specie durante il XIX secolo. Le diverse scelte e alternative a cui sono andati incontro i costruttori pongono in evidenza due modalità attraverso cui si è manifestata la lito-poiesi: 1. Un processo “collettivo” che ha visto sorgere progressivamente delle estetiche locali e che a volte ha dato luogo a fenomeni di ibridismo; 2. Un processo interno alla collettività locale e maggiormente individualizzante che ha coinvolto in stretta sinergia i committenti-futuri utilizzatori degli edifici a secco da una parte, e le maestranze specializzate dall’altra, al fine di creare una costruzione che avesse la capacità di distinguersi da quelle limitrofe e che quindi, proprio grazie al maggiore virtuosismo tecnico che la caratterizza, comunicasse lo status sociale più elevato del rispettivo proprietario.
Pubblicato
2018-12-31
Come citare
Miosi, M. (2018) Lito-poiesi: Per un’antropologia delle capanne in pietra a secco pugliesi, Anuac, 7(2), pagg. 205-226. doi: 10.7340/anuac2239-625X-3086.
Sezione
Articoli