“Faire village en ville”: Communautés de migrants roms et anti-tsiganisme à Genève

  • Monica Battaglini Haute École de Travail Social, Genève, Svizzera
  • Iulia Hasdeu Haute École de Travail Social, Genève, Svizzera

Abstract

Questo articolo, basato su di un programma di ricerca in corso da diversi anni, esamina le tensioni tra Rom romeni migranti “pendolari” e polizia di Ginevra. Da una decina d’anni queste tensioni sono inerenti all’illegalità del mendicare (attività quotidiana che fornisce piccole entrate alla maggior parte dei 250 Rom romeni che si trovano sul territorio di Ginevra) e s’inseriscono nell’ambito di politiche urbane europee di “repressione dei poveri”. Queste politiche oppongono i Rom alla polizia e rendono più difficile l’integrazione di altri attori nell’azione pubblica. Mettendo a confronto la violenza morale e simbolica dell’intervento delle forze dell’ordine, la grande visibilità dei Rom nei luoghi pubblici e il loro ripiego su esperienze precedenti, queste tensioni (ri)creano la frontiera interetnica tra Rom e non-Rom. In conseguenza il “fare villaggio” dei Rom venuti dalle zone rurali e periurbane della Transilvania si costruisce come tentativo di appropriarsi della città simbolicamente e socialmente malgrado la repressione “anti-zingara”. Il “fare villaggio” dei Rom si consolida in un contesto (quello della città di Ginevra, in particolare, e quello più generale della Svizzera) dove l’occupazione del territorio urbano o periurbano di tipo “campo” (utilizzata in molte altre città europee) non esiste.

Pubblicato
2017-07-17
Come citare
Battaglini, M. e Hasdeu, I. (2017) “Faire village en ville”: Communautés de migrants roms et anti-tsiganisme à Genève, Anuac, 6(1), pagg. 165-185. doi: 10.7340/anuac2239-625X-2930.
Sezione
Thematic Section: Antiziganisms: Ethnographic Engagements in Europe