Esperire con un tocco la Terra: Design dell'informazione e disastri "naturali"

  • Mara Benadusi Università di Catania, Italia

Abstract

L’articolo analizza i processi di visualizzazione dei rischi che contraddistinguono le politiche globali di riduzione dei disastri, in particolare i manufatti digitali attraverso cui il mondo internazionale coinvolto nella gestione delle catastrofi cerca di visualizzare e rendere esperibile le minacce che incombono sul pianeta. Tali manufatti sono costruiti per facilitare esperienze capaci di offrire al tempo stesso evidenza quantitativa e corpo sociale alla natura dei rischi globali. Tangible Earth, il primo globo digitale interattivo, è il più sofisticato di simili artefatti perché ha l’ambizione di catturare un vasto ed eterogeneo pubblico di umani, chiamati a ricoprire il ruolo di coproduttori dei rischi che investono la Terra. Varie ontologie sono messe a confronto per sondare l’esperienza del globo terrestre mediata dalle apparecchiature digitali: da un lato, un’ontologia naturalista, che rappresenta la natura nella sua discontinuità rispetto al sociale, come forza sempre insorgente e imprevedibile nonostante gli sforzi di catturarla quantitativamente con la strumentazione di monitoraggio terrestre e il calcolo probabilistico; dall’altro, un’ontologia analogista in cui la natura diventa invece indistinguibile dal sociale in nome di una comune propensione alla resilienza tanto dei collettivi umani che dei non umani. 

Pubblicato
2017-01-25
Come citare
Benadusi, M. (2017) «Esperire con un tocco la Terra: Design dell’informazione e disastri "naturali&quot»;, Anuac, 5(2), pagg. 99-130. doi: 10.7340/anuac2239-625X-2529.
Sezione
Sezione Tematica: Onto-politiche. Ripensare le relazioni tra umani e non-umani