https://ojs.unica.it/index.php/pandemos/issue/feedPandemos2025-12-31T00:00:00+01:00Guglielmo Sannaguglielmosanna@hotmail.comOpen Journal Systems<p><em><strong>Pandemos. Rivista di scienze umane, politiche e sociali</strong></em> è una rivista annuale ad accesso aperto con valutazione paritaria, che offre uno spazio libero di dibattito accademico, nel quale la globalità e la complessità dell’esperienza umana sono osservabili sotto diverse angolazioni, individuate secondo criteri epistemologico-metodologici orientati alla multidisciplinarietà, alla multiculturalità e alla multidimensionalità.</p>https://ojs.unica.it/index.php/pandemos/article/view/6510The Strategies and Politics of the American War of Independence2025-02-11T14:23:11+01:00Jeremy Blackhistorian.exeter@gmail.com<p>Nella guerra d’Indipendenza americana le strategie politico-militari evolsero interattivamente sulla base di diversi fattori dalle molteplici sfaccettature, di ordine culturale, ideologico e psicologico non meno che materiale, tattico o geografico. Sul versante patriota, diviso com’era in entità coloniali separate e propense a seguire lo schema classico delle tradizionali milizie civili, l’addio a ogni speranza di tenere il Canada nello schieramento rivoluzionario, o il crescere della fiducia nelle azioni di guerriglia e nel sostegno internazionale, o il persistere del diffuso timore che la Madrepatria potesse ribaltare facilmente le sorti del conflitto, dovevano rivelarsi altrettanto importanti dell’istituzione di un Esercito Continentale e della disseminazione di una nuova idea di nazione. Sul versante britannico, il disimpegno dall’Europa e la mitezza verso i ribelli furono i criteri guida di una potenza “soddisfatta”, che aspirava a reimporsi nelle Americhe, ma non a costo di dover prima scendere a patti con le altre potenze europee, o dover poi presidiare militarmente colonie ormai definitivamente e irreparabilmente risentite.</p>2025-02-07T00:00:00+01:00##submission.copyrightStatement##https://ojs.unica.it/index.php/pandemos/article/view/6567L’uso dell’intelligenza artificiale generativa (AIg) nell’apprendimento inclusivo: un’indagine esplorativa2025-06-20T10:30:26+02:00Filippo Dettorigfdettori@uniss.itBarbara Letteribarbara.letteri68@gmail.com<p>Il contributo intende illustrare la ricerca svolta all’interno dei laboratori di Tecnologie dell’Apprendimento dei corsi di formazione per la specializzazione dei docenti di sostegno agli alunni con disabilità o Bisogni Educativi Speciali (BES). La ricerca, che fa parte di una prima azione di un Progetto di Ricerca di Interesse Nazionale (PRIN) sulle caratteristiche del docente inclusivo, che vede coinvolte le Università di Sassari, Parma e Verona, ha cercato di indagare l’impatto che l’IAg può avere nel processo educativo. La metodologia utilizzata è la somministrazione di un questionario a un campione di 263 docenti in formazione per sondare le loro opinioni sull’efficacia dell’uso dell’IAg come supporto per gli studenti con disabilità e BES sui processi inclusivi messi in atto in loro favore. I risultati di questa indagine evidenziano punti di forza e criticità dell’IAg nel processo di insegnamento e apprendimento dei ragazzi che nella scuola incontrano maggiori difficoltà</p>2025-06-20T00:00:00+02:00##submission.copyrightStatement##https://ojs.unica.it/index.php/pandemos/article/view/6744Lo Stato come «capitalista collettivo ideale». Il problema dell’autonomia dello Stato in Antonio Negri2025-10-11T10:39:34+02:00Alberto Destasioalberto.destasio@outlook.it<p>Il saggio esamina la critica di Antonio Negri all’autonomia dello Stato, concentrandosi su La forma Stato e testi coevi. Assumendo la figura engelsiana del «capitalista collettivo ideale», ricostruisce il passaggio dallo Stato-piano allo Stato-crisi, segnato dall’integrazione Stato-capitale, dall’uso politico del denaro, dalla finanziarizzazione e dal passaggio dal welfare al warfare. Ne derivano: crisi della mediazione, fascistizzazione delle procedure, amministrazione come sfruttamento, e centralità dello Stato nucleare quale dispositivo di comando nella lotta di classe.</p>2025-10-10T17:31:58+02:00##submission.copyrightStatement##https://ojs.unica.it/index.php/pandemos/article/view/6752Pratiche di peer media education per una cittadinanza digitale. L’esperienza di una web-radio tra università e scuola2025-10-14T10:39:38+02:00Giampiero Brancagibranca@uniss.it<p>Questo paper presenta i risultati di un laboratorio web-radio nato dalla collaborazione tra l’Università di Sassari e il Liceo Margherita di Castelvì (Sassari) come dispositivo di peer media education per avvicinare gli studenti ai principi della cittadinanza digitale. Attraverso pratiche di mentoring tra pari, il progetto attiva forme di partecipazione e strategie di alfabetizzazione digitale critica, mostrando come ambienti di produzione mediale possano favorire la promozione di forme di agency collaborativa tra gli studenti coinvolti.</p>2025-10-13T18:36:48+02:00##submission.copyrightStatement##https://ojs.unica.it/index.php/pandemos/article/view/6695Le commissioni parlamentari nel processo di consolidamento democratico. Un’introduzione2025-07-23T17:38:28+02:00Francesco Soddusoddu@uniss.it<p>Introduzione a una selezione degli atti del seminario di studi che si è tenuto a Sassari il 13 maggio 2025, nell’ambito delle attività del progetto di ricerca PRIN 2022 dal titolo «The Italian Parliament in Action. Players, Issues and Praxis. 1968-1994».</p>2025-07-16T12:28:43+02:00##submission.copyrightStatement##https://ojs.unica.it/index.php/pandemos/article/view/6694Le commissioni permanenti nel Parlamento italiano: composizione e funzionamento2025-07-23T18:20:38+02:00Francesco Soddusoddu@uniss.it<p>Questo contributo riflette sulle caratteristiche delle Commissioni permanenti delle due Camere del Parlamento italiano (Camera dei Deputati e Senato) nel periodo dal 1968 al 1994. Esplora alcuni elementi relativi alla loro composizione e al loro funzionamento, nella convinzione che l’analisi delle dinamiche del funzionamento quotidiano dell’istituzione rappresentativa sia un elemento indispensabile per indagare il ruolo che essa svolse in un momento di transizione della storia italiana (come lo era quel quarto di secolo).</p>2025-07-16T12:31:39+02:00##submission.copyrightStatement##https://ojs.unica.it/index.php/pandemos/article/view/6697La grande rilevanza dei piccoli parlamenti2025-07-17T10:32:58+02:00Chiara De Michelicdemicheli@uniss.it<p>Questo contributo si propone di analizzare il ruolo del sistema delle commissioni parlamentari nel processo di consolidamento democratico e, in particolare, nell’istituzionalizzazione dell’assemblea rappresentativa durante la Prima Repubblica, nel periodo compreso tra il 1968 e il 1994. L’elaborato rappresenta una tappa di un percorso di ricerca volto a fornire una comprensione approfondita delle dinamiche parlamentari di una fase cruciale del consolidamento del regime parlamentare, successiva alle legislature instaurative, caratterizzata da una progressiva stabilizzazione istituzionale attraversata, però, da crisi politiche ricorrenti.</p>2025-07-16T12:36:32+02:00##submission.copyrightStatement##https://ojs.unica.it/index.php/pandemos/article/view/6704La centralità delle commissioni parlamentari nell’esperienza di un parlamentare d’opposizione2025-07-23T14:38:32+02:00Giorgio Macciottag.macciotta@tiscali.it<p>Questo contributo ripercorre l’esperienza di un protagonista della vita politica italiana e delle istituzioni repubblicane nell’ultimo quarto del Novecento.</p>2025-07-23T09:10:12+02:00##submission.copyrightStatement##https://ojs.unica.it/index.php/pandemos/article/view/6800Il ruolo delle commissioni legislative prima e dopo la riduzione dei seggi parlamentari2025-11-20T10:41:58+01:00Luca Verzichelliluca.verzichelli@unisi.it<p>L’articolo inquadra il ruolo delle commissioni legislative permanenti nell’esperienza di lungo periodo del Parlamento italiano, per poi soffermarsi sulla trasformazione recente che ha caratterizzato le funzioni parlamentari nelle sedi decentrate e, da ultimo, sui possibili effetti determinati dalla riduzione dei seggi di Camera e Senato. L’analisi conferma la necessità di un nuovo intervento, costituzionale o procedurale, per superare l’obsolescenza venutasi a creare negli ultimi decenni, ma insiste anche su una serie di potenziali interventi a livello di funzioni accessorie, comunicazione istituzionale e rapporti tra Commissioni legislative e società civile. Interventi che potrebbero rilanciare non soltanto il ruolo specifico delle articolazioni parlamentari, ma l’intero modello della democrazia rappresentativa.</p>2025-11-20T05:22:52+01:00##submission.copyrightStatement##https://ojs.unica.it/index.php/pandemos/article/view/6783Riconoscimento e tutela dei diritti nelle società multiculturali. Modelli di cittadinanza nelle comunità democratiche2025-11-25T10:42:49+01:00Carla Bassucarlabassu@uniss.it<p>L’articolo affronta la complessità della convivenza multiculturale nelle società contemporanee e le sfide che essa pone alle democrazie costituzionali. Il multiculturalismo viene presentato come un fenomeno multisfaccettato che richiede una comprensione oltre le categorie giuridiche e filosofiche tradizionali. Si esplora l’origine e l’evoluzione del concetto di multiculturalismo, evidenziando come le democrazie si confrontino con i flussi migratori attraverso un delicato equilibrio tra doveri di accoglienza, esigenze di sicurezza e sostenibilità. Attraverso un’analisi critica dei modelli di accoglienza e integrazione, vengono analizzate le implicazioni sociali e culturali di un approccio realmente inclusivo. In tal modo, l’articolo sottolinea l’importanza di riconoscere e tutelare i diritti in un contesto multiculturale, rimarcando che la cultura rappresenta un aspetto fondamentale della vita umana, influenzando profondamente la formazione dell’identità individuale e collettiva.</p>2025-11-24T19:42:53+01:00##submission.copyrightStatement##https://ojs.unica.it/index.php/pandemos/article/view/6789Oltre un decennio di costruzione di una restorative city2025-11-25T10:42:48+01:00Federica Maggiomaggio@nessuno.itLucrezia Perrellalperrella@uniss.itGian Luigi Leprigianluigi.lepri@me.comErnesto Lodielodi@uniss.itMaria Luisa Scarpamlscarpa@icloud.comPatrizia Patrizipatrizi@uniss.it<p>Il contributo descrive l’esperienza di Tempio Pausania come prima città riparativa italiana, sviluppata a partire da una collaborazione con la Casa di Reclusione «Paolo Pittalis» di Nuchis e coordinata dal Team di pratiche di giustizia riparativa dell’Università di Sassari. Il progetto, fondato sui principi della giustizia riparativa, da oltre un decennio coinvolge detenuti, scuole, istituzioni e comunità locali con l’obiettivo di promuovere benessere, coesione sociale e partecipazione attiva. Il modello Co.Re., che ne è il fondamento, integra psicologia positiva e pratiche riparative, favorendo <em>empowerment</em>, responsabilità e sviluppo di competenze relazionali. L’iniziativa costituisce un esempio innovativo di intervento comunitario incentrato su dialogo, collaborazione interistituzionale e costruzione di legami sociali sostenibili.</p>2025-11-24T20:14:15+01:00##submission.copyrightStatement##https://ojs.unica.it/index.php/pandemos/article/view/6787I network pubblico-privati per la valorizzazione del patrimonio culturale nelle periferie economiche. Il caso di «Primavera nel cuore della Sardegna»2025-11-29T10:43:05+01:00Andrea Canzillacanzilla@nessuno.itFederico Rotondofrotondo@uniss.itDonatella Carbonicarbonid@uniss.it<p>Le periferie economiche sono aree caratterizzate da minore sviluppo e dipendenza dai centri economici. Per ridurre i divari socioeconomici servono politiche integrate e di lungo periodo, capaci di favorire percorsi di crescita autonoma e, parallelamente, il rafforzamento del capitale sociale. In questo processo, la valorizzazione del patrimonio culturale – inteso come insieme di beni, saperi e rappresentazioni che fondano l’identità di una comunità – può svolgere un ruolo decisivo. Numerosi studi hanno sottolineato la capacità dei <em>governance network</em>, partecipati da attori pubblici e privati e orientati alla creazione di valore pubblico, di favorire un’efficace gestione e valorizzazione del patrimonio culturale. Le loro dinamiche istituzionali e funzionali nelle periferie economiche, tuttavia, appaiono ancora poco studiate. Questo lavoro intende analizzare sotto quali condizioni le reti collaborative possono favorire lo sviluppo economico, competitivo e sociale delle regioni periferiche attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale. In particolare, viene indagato il caso significativo dell’evento «Primavera nel cuore della Sardegna».</p>2025-11-28T17:55:06+01:00##submission.copyrightStatement##https://ojs.unica.it/index.php/pandemos/article/view/6791Scolarizzazione e bildung nella Sardegna postunitaria: alcuni riflessi nella poesia sarda2025-12-09T10:43:31+01:00Giovanni Strinnagstrinna@uniss.it<p>Il saggio analizza la rappresentazione della scolarizzazione e del concetto di <em>bildung</em> nella poesia sarda tra XIX e XX secolo, mettendo in luce la tensione tra modernità e tradizione che attraversa la cultura dell’isola nel processo di integrazione nazionale. Attraverso un corpus di testi popolari in lingua sarda, si evidenziano le ambivalenze nei confronti dell’istruzione, percepita insieme come strumento di emancipazione e di disgregazione dell’ordine comunitario. La poesia emerge come spazio di riflessione critica sulla modernità e di mediazione tra oralità e scrittura, configurandosi come forma di resistenza simbolica e di negoziazione identitaria nel lungo percorso di costruzione della coscienza collettiva sarda.</p>2025-12-09T10:08:07+01:00##submission.copyrightStatement##https://ojs.unica.it/index.php/pandemos/article/view/6785«Storie vere della Sardegna»: resoconto e terza fase di un progetto territoriale comunitario, (multi)culturale e inclusivo2025-12-14T17:41:20+01:00Andrea D’Ursoadurso@uniss.it<p>Il nostro contributo intende presentare il progetto «Storie vere della Sardegna» che abbiamo promosso a partire dall’impiego della nostra parte di fondi legati a due gruppi di ricerca di cui facciamo parte presso il DUMAS dell’UNISS, riassumendone qui i punti fondamentali già messi a fuoco in un precedente articolo, dando conto delle attività svolte nelle prime due fasi fino a novembre 2024 e introducendo quelle della terza fase nel 2025.</p>2025-12-14T17:41:20+01:00##submission.copyrightStatement##https://ojs.unica.it/index.php/pandemos/article/view/6706Empire Considered2025-07-25T10:33:32+02:00Jeremy Blackhistorian.exeter@gmail.com<p>Questo articolo ripensa l’Impero britannico, mettendone in luce lo straordinario impatto culturale, linguistico e politico, e il ruolo nel plasmare la moderna globalizzazione. Si sofferma sugli aspetti sia formali sia sostanziali dell’influenza imperiale britannica, ripercorre il passaggio del potere globale agli Stati Uniti, e sfida le critiche a senso unico all’esperienza dell’Impero. Tra costrizione e collaborazione, l’Impero britannico fu più complesso e sfaccettato, meno unilateralmente occidentale di quanto può apparire. L’instabilità e l’autoritarismo non sono necessariamente parte del suo lascito, che va inquadrato a tutto tondo nell’insieme della storia planetaria.</p>2025-07-24T00:00:00+02:00##submission.copyrightStatement##https://ojs.unica.it/index.php/pandemos/article/view/6685Il patrimonio culturale e storico nell’era della sfida elettronica2025-06-24T10:30:45+02:00Chiara Grassichiara.grassi1968@gmail.com<p>Già a partire dalla metà del secolo scorso nell’elaborazione di modelli teorici dei processi mentali ci si è interrogati sulle potenzialità e limiti delle intelligenze artificiali, sulle ibridazioni dell’essere umano con le macchine. Il presente contributo intende in particolare focalizzare l’attenzione su quale sarà il futuro del museo, a fronte dell’impatto dell’intelligenza artificiale, nella sua funzione didattica e educativa, ed il suo ruolo di mediazione, modificatosi e maturato negli anni, per favorire la trasmissione delle risorse del patrimonio culturale presenti sul territorio.</p>2025-06-23T12:01:22+02:00##submission.copyrightStatement##https://ojs.unica.it/index.php/pandemos/article/view/6712Present Discontents2025-07-30T10:33:56+02:00Jeremy Blackhistorian.exeter@gmail.com<p>Questo saggio analizza l'attuale dibattito sull’Impero Britannico tra Sette e Novecento, evidenziando come tanti studi – influenzati dalla politica identitaria, della retorica della decolonizzazione e dalla teoria critica della razza – finiscano schematicamente per ridurre a morale complessi sviluppi storici. Sottolinea come eventi quali le recenti proteste in Australia o le mostre d’arte in Gran Bretagna riflettano strenue battaglie culturali intorno alla difficile eredità imperiale. Invoca un approccio più equilibrato e rispettoso della verità dei fatti, che riconosca il contesto, la pluralità delle motivazioni e il ruolo attivo delle popolazioni coinvolte. Insomma ammonisce contro narrazioni politicizzate che distorcono il passato per servire interessi odierni.</p>2025-07-29T16:21:12+02:00##submission.copyrightStatement##https://ojs.unica.it/index.php/pandemos/article/view/6574William Gibson’s Publications and their Context2025-04-01T10:23:20+02:00Jeremy Blackhistorian.exeter@gmail.com<p>Questo saggio esamina la ricca e variegata opera di William Gibson quale importante contributo alla lettura critica del passato storico britannico, in diversi ambiti che sono stati oggetto di particolare attenzione da parte della storiografia anglofona degli ultimi trenta o quarant'anni.</p>2025-03-31T23:09:07+02:00##submission.copyrightStatement##https://ojs.unica.it/index.php/pandemos/article/view/6782Orwell2025-11-04T21:28:40+01:00Jeremy Blackhistorian.exeter@gmail.com<p>Nel saggio <em data-start="199" data-end="236">Decline of the English Murder </em>(1946) Orwell contrappone il pathos degli omicidi “classici” del 1850-1925 alla brutalità del delitto segnato dall’americanizzazione della società britannica tra guerra e dopoguerra. Ispirandosi al caso <em data-start="419" data-end="431">Cleft Chin</em> (1944), rimpiange la perdita di una dimensione morale più profonda. Ma semplifica eccessivamente il cambiamento storico, ignorando crisi sociali precedenti, nonché l’evoluzione dei metodi di polizia e le nuove letture psicologiche del crimine, già presenti nella narrativa pre-bellica, soprattutto in Christie. La sua analisi, per quanto vivida, è più descrittiva che esplicativa.</p>2025-11-03T21:09:52+01:00##submission.copyrightStatement##