https://ojs.unica.it/index.php/medea/issue/feed Medea 2025-02-12T12:23:31+01:00 Rita Pamela Ladogana medea@unica.it Open Journal Systems <p><em>Medea&nbsp;</em>è&nbsp;la rivista&nbsp;internazionale di studi interculturali&nbsp;peer-reviewed e open access del Laboratorio "<em>Xenoi</em>: pratiche, immagini, parole" dell'Università di Cagliari e del Laboratorio "Valdrada" dell'Università di Perugia.<br> Si occupa della complessità del fare, del dire e del sentire umani, ponendo a confronto i modi diversi di comportarsi, di rapportarsi con l’ambiente, di stringere relazioni, di produrre, rappresentare e dare senso al mondo e alla vita, nel lontano passato come nel presente <a href="/index.php/medea/pages/view/Manifestoit">Leggi tutto</a>&nbsp;&nbsp;<br> L'ANVUR ha incluso <em>Medea</em> nell’elenco delle riviste scientifiche per l’Area 10 (Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche) e per l’Area 11 (Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche).</p> https://ojs.unica.it/index.php/medea/article/view/6518 Giuseppe Betussi e la traduzione del De mulieribus claris 2025-02-12T12:23:30+01:00 Anna Pisano anninapisano00@gmail.com <p>Nel 1545 il poligrafo veneto Giuseppe Betussi dà alle stampe una traduzione in volgare del <em>De mulieribus claris </em>di Giovanni Boccaccio: dalla comparazione tra l’opera latina e il suo volgarizzamento emerge un caso singolare, vale a dire la presenza – nel testo betussiano – di una biografia intitolata alla regina dei Franchi Brunichilde, non inclusa nell’opera originale. Il presente studio propone un’indagine filologico-testuale con l’intento di ricostruire l’itinerario che ha condotto, nel corso di due secoli, a tale integrazione del testo boccacciano.</p> 2025-02-11T11:50:42+01:00 ##submission.copyrightStatement## https://ojs.unica.it/index.php/medea/article/view/6422 «Mani di ferro mi tirano verso una fossa». Daniil Charms e il giubileo di Puškin del 1937 2025-02-12T12:23:30+01:00 Lidia Sedda lidiasedda@hotmail.com <p>La risposta di Daniil Charms al giubileo di Puškin del 1937: una vibrata protesta contro la trasformazione del poeta ottocentesco nel vessillo dello stalinismo. Nella poesia, nella prosa e negli aneddoti di Charms la dissacrazione bonaria della vulgata staliniana, un’opera che travalica il suo tempo per parlare a tutti gli uomini che vivono nell’oppressione, nella paura e nel bisogno.</p> 2025-02-12T11:33:12+01:00 ##submission.copyrightStatement## https://ojs.unica.it/index.php/medea/article/view/6520 Storia di un «Burattino senza fili» 2025-02-12T12:23:31+01:00 Alessia Farci alessiafarci10@gmail.com <p>È il 1977 quando Edoardo Bennato pubblica per l’etichetta <em>Ricordi</em> il suo quinto album in studio‚ <em>Burattino senza fili</em>. In accordo con quanto riportato dalla <em>hit parade</em>‚ si tratta del disco più venduto in Italia per quell’anno‚ capace di lasciare in seconda posizione persino il Battisti di <em>Io tu noi tutti</em><em>. </em>Attraverso un <em>concept album</em> articolato in nove tracce‚ il cantautore napoletano mette in scena la sua versione della storia forse più famosa e amata della tradizione letteraria italiana‚ dando vita a una delle numerose «pinocchiate» che prendono forma nel panorama italiano degli anni Settanta.&nbsp;Di fronte ad uno scenario piuttosto affollato‚ lo scopo del presente contributo è indagare la complessità della riscrittura di Bennato alla luce di tre questioni. La prima‚ di carattere introduttivo‚ riguarda le motivazioni che hanno spinto il cantautore napoletano a ricorrere‚ più volte nel corso della sua carriera‚ alla modalità narrativa della favola (o della fiaba‚ come sarà precisato nell'articolo); la seconda‚ di ordine più specifico‚ riguarda la scelta della fiaba di Pinocchio e mira a svelare i significati allegorici racchiusi nelle tracce che compongono il <em>concept</em>; la terza e ultima questione riguarda invece la struttura dell’opera‚ che possiede la particolarità di essere nello stesso tempo adattamento e <em>sequel</em> del romanzo di Collodi.</p> <p>&nbsp;</p> <p>&nbsp;</p> 2025-02-11T11:37:16+01:00 ##submission.copyrightStatement## https://ojs.unica.it/index.php/medea/article/view/6334 La dimensione performativa nell’opera di Claudio Costa 2025-02-12T12:23:31+01:00 Andrea Daffra andrea.daffra@edu.unige.it <p>Il presente contributo propone un’indagine approfondita e inedita sulla dimensione performativa presente nell’opera di Claudio Costa, analizzandone le tappe fondamentali attraverso casi studio documentati e inediti. La ricerca è articolata in due sezioni sviluppate cronologicamente: la prima rintraccia e inquadra l'origine di questa componente; la seconda offre una panoramica storico-critica dei lavori più significativi, da cui deriva una riflessione sul rapporto tra artista, corpo e linguaggio performativo.</p> 2025-02-11T00:00:00+01:00 ##submission.copyrightStatement## https://ojs.unica.it/index.php/medea/article/view/6088 Diego Durán e lo studio (etnografico?) del mondo náhuatl. Appunti per una ricerca in corso 2025-02-12T12:23:30+01:00 Lorenzo Casarotto lorenzo.casarotto@unipd.it <p>Come diretta conseguenza della scoperta dell’America, la cultura occidentale dovette obbligatoriamente confrontarsi con quella dei popoli locali. In questo articolo si cercherà di approfondire la definizione di Alterità e di Altro dal punto di vista interno del problema. Una proposta inedita verrà offerta da Diego Durán, cronista dell’epoca che attraverso il costante sforzo esegetico nel costruire una relazione asintotica tra la storia cristiana e quella degli indios proverà a fornire una nuova chiave di lettura per restituire un’immagine meno sfocata degli abitanti del Nuovo Mondo.</p> 2025-02-12T11:58:31+01:00 ##submission.copyrightStatement##